Non intende certo prendere
prigionieri Jello Biafra con la sua
accolita Guantanamo School of Medicine, dopo lo shock sensoriale provocato dal
precedente album Shock-U-Py, palesemente benedetto dal movimento Occupy. ‘White
People And The Damage Done’ (che pare una caustica rivisitazione di quel ‘Needle
And The Damage Done’ di Neil Young) sin dal titolo attacca le fondamenta della
casta occidentale, concentrandosi sui burattini che da secoli animano la
tecnocrazia a stelle e strisce. Dalla
corruzione – ‘The Brown Lipstick Parade’ – all’inquietante minaccia delle multinazionali
cristallizzata in brani come ‘Werewolves of Wall Street’ o ‘Road Rage’,
passando per le icone della cultura pop destinate a lobotomizzare i lettori dei
rotocalchi medi (Hollywood Goof Disease). Se i contenuti della title-track
sembrano seguire le esperienze spoken dello stesso Biafra, un brano come
‘Crapture’ sembra pensato su misura per chi da tempo immemore celebra la fine
del mondo.
L’attacco della compagine non
prevede cali di tensione, le due chitarre di Ralph Spight (Victims Family,
Freak Accident) e Kimo Ball (Freak Accident, Griddle, Mol Triffid), unitamente
al basso del colosso Andrew Weiss (Rollins Band, Ween, Butthole Surfers) ed
alla batteria di Paul Della Pelle (Helios Creed, Nik Turner’s Space Ritual),
assicurano un costante fuoco di fila . Jello
Biafra and the Guantanamo School of Medicine saranno in tour per buona parte
del 2013, toccando almeno tre continenti per promuovere la scintillante nuova bestia.
Non perdeteli, per nessuna ragione al mondo.
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