29/03/13

Inossidabili Meat Puppets





Vicini ad una sorta di immortalità artistica i due visionari fratellini texani tornano con ‘The Rat Farm’ a far risuonare la più originale miscela cow-punk mai messa a punto. Cris e Curt Kirkwood, oltre a rappresentare una vera e propria istituzione underground in termini di longevità, sono l’esempio tangibile di quanto la cultura del dopo-punk abbia contaminato le istituzioni mainstream. Non fosse stato per i loro rivoluzionari scatti – in combutta con altri abitanti dell’universo SST come Sonic Youth e Dinosaur Jr. – il grunge in quanto movimento non avrebbe mai spiccato il volo. Siede ora alla batteria Shandon Sahm, figlio del leggendario Doug Sahm (chitarrista e songwriter texano e membro Sir Douglas Quintet) mentre Elmo Kirkwood – figlio di Curt – è la seconda chitarra aggiunta.

‘Real blown-up folk music’ è lo stile con cui i Meat Puppets presentano la nuova fatica per Megaforce. In un brano come ‘ Leave Your Head Alone’ l’epica desertica del gruppo è riassunta in una tirata lisergica, che certo non trascura le esperienze personali dei nostri con la famiglia dei funghi allucinogeni. Nell’inferno chitarristico della conclusiva ‘Sweet’ si riaffacciano le pratiche della jam band, i Meat Puppets guardano ad occidente ed in particolar modo alle gesta di Grateful Dead e Jerry Garcia. ‘The Rat Farm’ è così un disco all’insegna della continuità, un manifesto strutturale che indaga sulla carriera del gruppo, rivelando ulteriori nuovi sviluppi. Riusciremo mai a far meno di loro?



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