Dopo l’ennesimo tour in Svizzera ed Italia, dove il chitarrista berlinese Gunter Schickert lo accompagnava in veste di roadie, Klaus Schulze produsse in Inghilterra il secondo album dei giapponesi Far East Family Band, Parallel World, che avrebbe visto la luce nel 1976. Per l’occasione Klaus invitò nuovamente Gunter in qualità di assistente da studio, rinnovando una joint-venture che sin dalla seconda metà degli anni ’60 aveva sortito grandi soddisfazioni. Non ultima la produzione dell’album di debutto di Schickert, quel 'Samtvogel' che ben si allineava alle teorie della musica cosmica.
‘The Schulze-Schickert Session’ è
la logica conseguenza di questa visione artistica, una session precedentemente
inedita tenutasi presso gli studi personali di Schulze, in un appartamento
regolarmente attrezzato ad Hamburen (vicino Hannover). Era il 26 settembre del
1975 quando questa session prese spontaneamente il via, solidificando un
incontro non solo concettuale, ma una vera e propria filosofia di vita, che non
poteva certo prescindere dal fascino per le discipline orientali.
L’equipaggiamento di Schulze –
che all’epoca prevedeva macchine poco meno che imponenti – fu sistemato in una
delle camere dell’appartamento: potrete ascoltare l ‘EMS Synthi A unitamente al
sequencer Syntanorma e ad un numero imprecisato di tastiere vintage. Gunter
utilizzò la sua chitarra customizzata Framus, una dodici corde con stringhe in
metallo. Nel corso della session potrete
ascoltare anche dei suggestivi vocalizzi di Schickert, che ben si accompagnano
al dialogo tra i due strumenti. ‘The Schulze-Schickert Session’ non è soltanto
un risultato suggestivo, questo fortunato incontro – che nella versione cd
presenta due bonus a titolo ‘Spirits Of The Dead’ e ‘Happy Country Life’ –
rappresenta l’essenza stessa della kosmische musik, un viaggio infinito nei
meandri del subconscio.
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