E’ il 2012 e seguendo le indicazioni dei Maya le Prince Rama sembrano prepararsi al peggio, non certo con una lista da isola deserta, bensì con una vera e propria top 10 da fine del mondo. Concepito come una pseudo-compilazione, l’album del duo di Brooklyn mette in fila i maggiori successi di 10 pop band scomparse durante l’apocalisse, chiamando in causa i fantasmi di ogni interprete per rendere ancor più credibili le nuove versioni. Muovendosi in piena libertà tra i generi e viaggiando ipoteticamente nel tempo, la raccolta estemporanea elabora le connessioni tra musica pop e memoria, facendo leva su sentimenti come la nostalgia e lo spirito di appartenenza universale. Le influenze sono davvero disparate, non sorprendetevi dunque nel ritrovare il gruppo alle prese con cosmic disco, motorcycle rock, new-wave, grunge, goth, pop arabico e addirittura ghost-modern glam. Prince Rama filtrano ogni suono attraverso la lente deformante del futuro post-apocalittico.
Registrato per buona metà da Tim Koh presso l’ Ariel Pink’s Haunted Graffiti’s studio e mixato da Scott Colburn (Animal Collective, Sun City Girls, Arcade Fire), Top Ten Hits of the End of the World non è propriamente un album pop, quanto un requiem retrospettivo di tutti gli album pop mai dati alle stampe. Nulla del genere è stato mai messo in cantiere da una singola band e l’eco residuale di quest’operazione continuerà a manifestarsi in questa e nella ‘successiva’ vita
Le sorelle Taraka e Nimai Larson hanno così dato un contributo deciso alla
musica indipendente, formulando un’ipotesi astrusa ma quanto meno originale.
Cresciute all’ombra di fenomeni locali come Animal Collective – ricordiamo come
Paw Tracks sia un’emanazione degli stessi – ed Ariel Pink, le nostre hanno
sempre sposato un’immagine forte, quasi sciamanica. La loro filosofia di vita
assieme ad un’adesione spregiudicata ad arcaiche forme spirituali, ne fanno un
caso più unico che raro nelle trafficate stanze della musica popolare moderna.
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