Chi può salvarci dagli infedeli che remano contro le classiche abitudini natalizie? Non dovete guardare oltre e soprattutto non dovete mettere in difficoltà il vostro commerciante di fiducia. Il vostro eroe si materializza nei panni di Sufjan Stevens un diligente autore di canzoni e storie che si muove in solitario, armato di banjo e drum machine. Raccolto nella sua stanza dei sogni – che è per necessità anche uno studio di registrazione – il nostro ha tutto il necessario per mettere a punto il secondo volume di un’antologia votata – è proprio il caso di dirlo – alle canzoni da depositare sotto l’albero.
Circondato da un volume dispensatore di inni, da composizioni musicali religiose, da spartiti musicali e da fotocopie dei cataloghi Readers Digest espressamente dediti al Natale, Sufjan Stevens intona le sue nuove composizioni a tema in tono sornione. Sono canzoni d’amore, di speranza, auspicano una pace interiore e non. Un mondo ideale in cui gli angeli custodi osservano i nostri movimenti ed ispirano le nostre azioni. In questo cofanetto composto da 5 Ep - Gloria, I Am Santa’s Helper, Christmas Infinity Voyage, Let It Snow, Christmas Unicorn – siamo avvolti da un’atmosfera quasi surreale, precipitati per incanto nelle nostre memorie ancestrali. Tante le figure e gli oggetti ricorrenti in quello che è un quadretto familiare esteso: le buste della drogheria sottocasa, il ponte coi guidatori all’interno del tunnel, gli operai, gli spazzini, le madri abbandonate, i ricchi ed i poveri, i morti viventi, la vergine Maria e lo spirito santo, il principe di Persia, l’unicorno del natale (proprio in quel ‘Christmas Unicorn’ ascolterete una citazione palese di ‘Love Will Tear Us Apart’ dei Joy Division) e tutti quegli invisibili ospiti di un paradiso ideale che partecipano a questa assurda avventura cosmica. Inseguendo canzoni di speranza e redenzione con un cuore che rispetti la sacralità del Natale, spingendo per l’indulgenza nei confronti dei peccatori, pregando per la resurrezione dei morti ed un mondo migliore per i nascituri. Amen.
Al disco partecipano numerosi musicisti, che oltre ad
esser legati da un rapporto di amicizia sincero con Sufjan, ne condividono la
visione di un pop estatico. Ascolterete a diverso titolo Aaron e Bryce Dessner
(The National), Richard Reed Parry (Arcade Fire), Cat Martino (braccio destro
di Sufjan da The Age of Adz), Sebastian Krueger (Inlets), Gabriel Kahane,
Vesper Stamper, e membri della famiglia Danielson (Daniel, Elin, Lilly, and Ida).
Assieme ai cinque cd non possono certo mancare gadgets a tema, dai favolosi
adesivi natalizi ai tatuaggi temporanei che faranno impazzire i vostri ragazzi.
Una carta ornamentale, un poster scaccia-apocalisse, i testi delle canzoni con
i relativi spartiti, fotografie allucinanti ed una grafica a dir poco
psichedelica, curata dallo stesso Sufjan, che in vita sua ha difficilmente mai
acceso uno spinello…Le estese note di copertina che illustrano il progetto in
maniera esaustiva sono di Sufjan Stevens e del ‘protetto’ Vito Aiuto, pastore
presso la Resurrection
Presbyterian Church di Williamsburg, New York, e leader di
Welcome Wagon.
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