17/02/11

Il ritorno di Easy Star All Stars "First Light"

Dopo aver peregrinato in lungo e in largo nei meandri della pop music più elevata, firmando le personali interpretazioni di album di Beatles, Pink Floyd e Radiohead, per il collettivo con base a New York è tempo di un consuntivo. Sotto forma musicale s'intende. Per primo raggio (di luce) si intende proprio il primo esteso vagito discografico completamente iendito, giostrato su composizioni proprie, senza alcuna tentazione di affiancare alla sigla sociale quella di ulteriori attori protagonisti. In una discografia che prevede numeri bollenti e successi commerciali a tiotolo DUB SIDE OF THE MOON (2003), RADIODREAD (2006), EASY STAR’S LONELY HEARTS DUB BAND (2009) ed il recentissimo DUBBER SIDE OF THE MOON (2010), la nuova prova degli Esas è un album all'insegna di un reggae certamente futuribile, pur se immolato alla tradizione roots. Nel corso degli anni la formazione - spesso intercambiabile - si è costruita un invidiabile seguito di fedelissimi, sfondando il tetto dei 350,000 dischi venduti, cifre che hanno il loro buon peso internazionale. In particolare nel nostro paese la band gode di uno zoccolo duro di appassionati, foraggiato peraltro dall'apparizione al festival di Sanremo nel 2009 in veste di ospiti speciali internazionali.

Nelle 13 canzoni che compongono il nuovo album, trovano spazio 12 originali ed una dub version, mentre tra gli ospiti si segnalano le presenze di The Meditations, Cas Haley (di cui abbiamo recentemente apprezzato il debutto solista), Junior Jazz, Lady Ann e Tony Tuff. Si tratta di un'ennesima ripartenza e della dimostrazione palese di come EasyStar All Stars non si ponga limiti di sorta, nel proseguire la sua campagna 'mediatica'. Le sorprese sono sempre e comuqnue dietro l'angolo, nel frattempo godiamo di questa nuova offerta, concepita con tutti i crismi della spiritualità di deriva jamaicana.

First Light esce il 5 Aprile


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