21/02/11

Danielson, un nuovo disco ricco di ospiti



Cinque anni, per alcuni un'era geologica - considerata la routine del music business, anche quello indipendente. Eppure, come nella tradizione dei grandi album pop orchestrali, tanto tempo è occorso a Daniel Christopher Smith, a.k.a. Brother Danielson, a.k.a. Danielson per completare la sua nuova fatica, che si preannuncia anche come la sua opera più eclettica e mozzafiato. E' come se in "Best of Gloucester County" il bambino fosse divenuto adulto, come se il guscio si fosse finalmente schiuso e la sostanza dei sogni adolescenziali avesse assunto forma concreta. Tirando sempre in ballo i membri della famiglia - i fratelli Andrew e David – i percussionisti ed amici d'infanzia Chris e Ted, Smith assolda nuovi elementi dell'area di Gloucester County, New Jersey, luogo dove si è trasferito per lavoro e ha messo in piedi il suo studio personale. Nel particolare Patrick Berkery – batteria - Evan Mazunik- piano, organo - Joshua Stamper - basso - Sufjan Stevens - banjo, voce - Andrew Wilson – chitarra elettrica rappresentano l'ossatura della studio band. Sembra insondabile la distanza dalle prime timide pubblicazioni per Sounds Familyre e questo nuovo parto discografico, che con il benestare dell'inglese Fire appare come un'altisonante dichiarazione d'intenti. Un vero e proprio caso discografico, non fosse altro per il tempo preposto all'assemblaggio e per i risultati ottenuti. Un'opera rock ma anche un'ulteriore arricchimento del songbook americano dal Pet Sounds fino alle prove spartiacque di Neutral Milk Hotel e Magnetic Fields, giù fino al sodale Sufjan Stevens. Lussureggianti arrangiamenti di fiati ed una sezione ritmica che per la prima volta è grassa e ben presente nei solchi del disco. Una produzione complessa, che affonda in scenari drammatici e cinematici, proponendo paralleli colti, multidimensionali. Contando anche su ospiti extra come Jens Lekman (voce su "Lil Norge"), Emil Nikolaisen dei Serena-Maneesh (chitarra su "Olympic Portions" ed "Hovering Above That Hill"), Glen Galaxy dei Soul-Junk, Mark Shippy di US Maple e Chris Cohen dei Cryptacize (chitarre sull'autoironica "But I Don't WannaSing About Guitars"), il disco manifesto di Smith è sin d'ora uno dei più attendibili pretendenti al podio indie per l'anno domini 2011.

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