21/02/11

Africa Head Charge - Voodoo Of The Godsent (On-U Sound)

Esce il 28 di marzo il nuovo album di African Head Charge, giusto in tempo con le celebrazioni del trentennale On-U Sound, uno dei marchi più affermati del circuito dub continentale.
Per antonomasia uno dei nomi e dei progetti più longevi dell’intero casato, con Voodoo Of The Godsent i nostri si presentano al cospetto del loro pubblico con un surrogato di ritmi arcaici, esaltati da una produzione ed una visione pur sempre futurista. Le 12 tracce che rilanciano African Head Charge anche al cospetto di un platea di stretta osservanza elettronica, sono state prodotte come di consueto dal re Mida Adrian Sherwood presso il suo ‘Care Home’ studio a Ramsgate. Si tratta del primo album dopo il bel viaggio afro-futurista del 2005 a titolo Visions Of A Psychedelic Africa.
Messi in piedi agli albori degli anni ’80 dallo stesso Sherwood e dal percussionista Bonjo Iyabinghi Noah, gli African Head Charge hanno forse rappresentato l’ideale della in-house band, entità attorno alla quale si sono alternati molteplici collaboratori in un forsennato work in progress, in cui l’elemento umano prendeva sempre e comunque il sopravvento. Con a bordo affiliati storici quali Skip McDonald e Crocodile, in Voodoo Of The Godsent si registrano gli ingressi della leggendaria sezione fiati Crispy Horns, del funambolo Adamski, al synth analogico, del leggendario bassista George Oban e di un pioniere della dancehall quale Jazzwad. Per giunta ascolterete un disco dall’istinto variabile, in cui i ritmi in levare pur rappresentando la costante non ne costituiscono l’elemento formativo. Quello che scorre in superficie è un fiume limaccioso, tradotto in musica un breakbeat mutante, in cui elementi di musica trance e suoni da una giungla retro-futurista si alternano in spirali catartiche.

E' possibiole pre-ascoltare tre tracce dal nuovo album da questo link

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