Ci sono uomini - rari fuoriclasse invero - che sanno prendere una squadra per mano. Michael Gira dal canto suo, dopo aver fatto a lungo il gregari ma anche il talent-scount (vi basti il nome di un esordiente Devendra Banhart), si riprende i suoi Swans. La creatura che mai aveva più osato rievocare. Nemmeno fosse un'inquietante personaggio biblico, il cui solo ritorno sulla terra avrebbe portato a chissà quali catastrofiche conseguenze.
Nel mezzo c'è stata la sua carriera solista, dalla crepuscolare vena cantautorale alle più sofiste evoluzioni di Angels Of Light, comunque lontane dal frastuono della New York anni '80.
In un raptus quasi estatico gli Swans si riformano, con un organico ovviamente rivoluzionato. Sono della partita Norman Westberg – chitarra (dalla formazione originale) - Christoph Hahn – chitarra (Swans medio periodo ed Angels Of Light) - Phil Puleo batteria, percussioni, dulcimer (Cop Shoot Cop, Angels Of Light) - Chris Pravdica – basso (Flux Information Sciences / Services/ Gunga Din) - Thor Harris - batteria, percussioni, vibrafono, dulcimer (Angels Of Light, Shearwater)
Deve esser stata una decisione sofferta ad ogni buon conto, tanto che l'argomento Swans è spesso un tabù nelle interviste rilasciate da Gira. Ma ecco puntuale lo statement: questa non è una reunion. Non è un patetico atto nostalgico. Non è una bieca ripetizione del passato. Dopo cinque album con gli Angels of Light , avevo bisogno di uno stimolo per andare avanti, verso una nuova direzione. L'idea stessa di rinverdire gli Swans mi ha permesso di farlo.
My Father Will Guide Me Up a Rope to the Sky è l'album che in molti attendevano, pur essendo profondamente diverso e altrettanto potente. Si apre con l'epicità di “No Words / No Thoughts,” ma presto dirotta verso territori più'pastorali' con quella che è una vocazione naturale di Gira per la musica folk. E' il risveglio del gigante, tumultuoso quanto volete, ma pur sempre preda di mistiche fascinazioni.
Nel mezzo c'è stata la sua carriera solista, dalla crepuscolare vena cantautorale alle più sofiste evoluzioni di Angels Of Light, comunque lontane dal frastuono della New York anni '80.
In un raptus quasi estatico gli Swans si riformano, con un organico ovviamente rivoluzionato. Sono della partita Norman Westberg – chitarra (dalla formazione originale) - Christoph Hahn – chitarra (Swans medio periodo ed Angels Of Light) - Phil Puleo batteria, percussioni, dulcimer (Cop Shoot Cop, Angels Of Light) - Chris Pravdica – basso (Flux Information Sciences / Services/ Gunga Din) - Thor Harris - batteria, percussioni, vibrafono, dulcimer (Angels Of Light, Shearwater)
Deve esser stata una decisione sofferta ad ogni buon conto, tanto che l'argomento Swans è spesso un tabù nelle interviste rilasciate da Gira. Ma ecco puntuale lo statement: questa non è una reunion. Non è un patetico atto nostalgico. Non è una bieca ripetizione del passato. Dopo cinque album con gli Angels of Light , avevo bisogno di uno stimolo per andare avanti, verso una nuova direzione. L'idea stessa di rinverdire gli Swans mi ha permesso di farlo.
My Father Will Guide Me Up a Rope to the Sky è l'album che in molti attendevano, pur essendo profondamente diverso e altrettanto potente. Si apre con l'epicità di “No Words / No Thoughts,” ma presto dirotta verso territori più'pastorali' con quella che è una vocazione naturale di Gira per la musica folk. E' il risveglio del gigante, tumultuoso quanto volete, ma pur sempre preda di mistiche fascinazioni.
Ascolta il brano "Eden Prison"
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