20/09/10

Il ritorno di Ice Cube



Mentre la sua popolarità cresce a vista d'occhio in tutti i paesi, grazie alle sempre più frequenti apparizioni televisive ed alle non meno eclatanti uscite sul grande schermo, Ice Cube, uno dei padri del moderno hip-hop, ci tiene a sottolineare come il suo impegno sia ancora devoto verso le origini di questa musica. Lo fa con album I Am The West, un distillato di street-knowledge che conforta la sua buona stella.
Fermo nel ribadire come lui sia un b-boy per destinazione, Ice Cube continua a scrivere testi sagaci, producendosi in sempre spettacolari performance dal vivo. Detto della sua carriera di attore in continua ascesa – da un film di genere come Boyz’n’The Hood al successo al botteghino del war-movie Three Kings (al fianco di George Clooney), passando per la fantascienza metafisica di John Carpenter con Ghosts Of Mars - il nostro sembra non aver smarrito lo smalto dei giorni migliori.
Fuori dalla Compton degli N.W.A. - elemento di riferimento della formazione di Los Angeles al fianco del produttore Dr. Dre - ha prodotto in veste solista alcuni degli album definitivi dell'hip-hop west coast, basti pensare alla doppietta iniziale con AmeriKKKa's Most Wanted e Death Certificate, dischi quintessenziali per la genesi della moderna black music.
I Am The West è sin dal titolo una dichiarazione d'intenti, l'accento è sulla sua origine occidentale, working-class, un'identità mai messa in discussione dal music-biz.
Sempre alta la critica sociale, che è al centro delle sue liriche, voce di riferimento per le minoranze, in un disco fondamentalmente e religiosamente hardcore.

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