17/09/10

Il ritorno dei Giant Sand - Blurry Blue Mountain

Parlare dei Giant Sand è come fotografare un grande momento della musica americana, quella più legata alle tradizioni roots, capace comunque di rinnovarsi nel corso degli anni, attraversando le polverose strade del country & blues, spesso sporcandosi di elettricità e seducendo sempre con la scrittura ispirata del suo leader Howe Gelb. Il 2010 è anche anno di celebrazioni.
E’ il 25nnale dell’album di debutto Valley Of Rain, disco di debutto oggi ripubblicato in versione deluxe dall’attivissima Fire Records. Visto da più parti come il padrino dell’alternative-country, Howe Gelb al pari di Jeff Tweedy dei Wilco, è una delle figure cardine di uno stile musicale che - lungi dal tramontare - continua a stupire per argomenti ed invidiabile seguito di pubblico.
Persi da lungo tempo i collaboratori storici Joey Burns e John Convertino – impegnati da anni nella fortunate avventura Calexico – Gelb ha ricostituito una formazione puntando su collaboratori del nord-europa come Thoger T. Lund Homemade – contrabbasso - Peter Dombernowsky – batteria - Anders Pedersen – chitarra slide - Nikolaj Heyman – chitarra e wurlitzer - e Lonna Kelly, voce.
Da Tucson, Arizona, Gelb ha costruito la sua legacy – per dirla all’inglese – incamerando progressivamente nuovi stili musicali da affiancare ad una visione rivista e corretta del genere’americana’.
Accade così che nell’ultimo parto a studio Blurry Blue Mountain, il suono dei Giant Sand sia contenitore volubile in cui incamerare swing e soffusi arrangiamenti jazz, esempi imperdibili di western roots e addirittura accelerazioni in odore di post punk Si tratta di un mondo sommerso, di un universo in cui la memoria gioca un ruolo importante. Un gioco di rimandi in cui le atmosfere desertiche rimangono l’unico sottofondo possibile. Bentornato Howe.

Ascolta Blurry Blue Mountain da questo link

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