Celebration Rock è l’atteso ritorno in scena dei Japandroids e fa seguito all’esaltante debutto del 2009 a titolo Post-Nothing. Il disco è frutto di intense session presso lo studio The Hive, coadiuvate dall’ingegnere del suono Jesse Gander, già a lavoro con il duo al momento dell’esordio. Nelle parole dello stesso chitarrista il gruppo ha cercato di simulare il suono del pubblico, che agitatissimo sfilava ai loro concerti. Assieme al batterista Dave Prowse si urla come se trascinati in mezzo alla folla, entusiasti di assistere ad un hardcore show. E la sensazione è proprio quella, il gruppo di Vancouver è intenzionato con la sua musica a far rivivere l’epoca d’oro del genere, guardando anche a chi ha provveduto a rinnovarne dalle fondamenta l’estetica: gli Husker Du.
La vena melodica, supportata da un intransigente muro di chitarre, ha reso così popolare il gruppo negli ultimi 3 anni da spianare l’uscita di questo nuovo disco per Polyvinyl. Celebration Rock è forse un titolo che ammicca – ironicamente – agli eroi da stadio, ma non c’è nulla nella musica dei due che possa far pensare a qualche malizioso abboccamento FM. Dall’eccellente singolo ascoltato in anteprima nel 2010 - Younger Us - ad una deragliante cover dei Gun Club – For The Love Of Ivy – l’album mette in fila altri sei originali che non intendo abbassare la soglia d’attenzione, puntando tutto sul dualismo pop core, loro marchio di fabbrica sin dai primissimi vagiti. Un album, Celebration Rock, che rappresenta l’essenza stessa del gruppo, tra sangue e lacrime.
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