Pull It Together – previsto a
maggio per Asthmatic Kitty - è il terzo album di Shannon Stephens, la cruciale
prova del nove, come si conviene a chi frequenta i territori intransigenti
della musica pop-rock. Ogni accenno di
vulnerabilità è stato spazzato via in favore di una fiera confidenza nei propri
mezzi, frutto di un’esperienza guadagnata sul campo. La voce della Stephens si
è liberata della tipica – spesso indulgente - autocoscienza giovanile per
lasciare spazio ad una convinzione inedita. Una maggiore discrezione lirica va
a braccetto con una scrittura più attenta, matura. Le emozioni sono distillate in
brani caldi, di grande trasporto.
Dalle dolci note di “What Love Looks Like” a “Your Fabulous Friends” il cinismo è spesso bilanciato da generose dosi di humour ed empatia. “Faces Like Ours” in cui alla voce si affaccia Bonnie Prince Billy (Will Oldham) - l’altro ospite del disco è DM Stith - è un pò la summa di questo sentimento agro-dolce che sembra speziare i brani. E’ il disco anche più accessibile della Stephens, che inseguendo un filo rosso che da Joni Mitchell porta a Vanessa Williams, ricuce gli strappi della tradizione a stelle e strisce. Provate a chiamarlo pop dallo spirito pragmatico, quello che è assodato è che vi confronterete con un’artista finalmente conscia dei propri mezzi.
Dalle dolci note di “What Love Looks Like” a “Your Fabulous Friends” il cinismo è spesso bilanciato da generose dosi di humour ed empatia. “Faces Like Ours” in cui alla voce si affaccia Bonnie Prince Billy (Will Oldham) - l’altro ospite del disco è DM Stith - è un pò la summa di questo sentimento agro-dolce che sembra speziare i brani. E’ il disco anche più accessibile della Stephens, che inseguendo un filo rosso che da Joni Mitchell porta a Vanessa Williams, ricuce gli strappi della tradizione a stelle e strisce. Provate a chiamarlo pop dallo spirito pragmatico, quello che è assodato è che vi confronterete con un’artista finalmente conscia dei propri mezzi.
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