23/04/12

L'eredità dei Lifetime di Tony Williams




Tony Williams era l’enfant prodige dello storico quintetto di Miles Davis, quello con Herbie Hancock, Ron Carter e Wayne Shorter tanto per intenderci. Nemmeno maggiorenne entra a  far parte di una delle formazioni simbolo del jazz moderno, lasciando un’impronta decisa sugli sviluppi della musica a venire. Una volta sposata l’elettricità Tony darà vita ad una delle più funamboliche band jazz-rock di tutti i tempi: i Lifetime! Oggi il mito rivive grazie all’iniziativa di un suo vecchio sodale, un altro mostro sacro con cui almeno una volta nella nostra esistenza ci siamo confrontati: il bassista e cantante Jack Bruce. E’ lui a capo del supergruppo Spectrum Road, che nelle intenzioni rispolvera il mito dei Lifetime di Tony Williams, con una serie di cover esplosive. L’ex chitarrista dei Living Colour Vernon Reid ricopre il ruolo che fu di John McLaughlin, una scelta logica, considerato che lo stesso Vernon ha fatto parte di una delle migliori formazioni avant jazz newyorkese degli anni ’80: i Decoding Society del tentacolare batterista Ronald Shannon Jackson.

John Medeski si cala nei panni di un altro mostro sacro – Larry Young – mentre alla talentuosa Cindy Blackman (batterista di fiducia di Lenny Kravitz ma anche del tardo Santana) spetta l’incombenza di inseguire i pattern ritmici dello stesso Williams.
Il nome stesso della band arriva da una delle tracce più esplosive dei Lifetime ed il disco in uscita per Palmetto a giugno non fa che assicurare una continuità delle leggenda jazz-rock. Forti di questa eredità gli Spectrum Road calcheranno i palchi delle maggiori rassegne jazz internazionali, con tappe fondamentali al nostro Umbria Jazz, al North Sea Jazz Festival di Rotterdam ed al norvegese Molde Jazz.

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