iLiKETRAiNS sono una di quelle band ossessionate tanto dalla
storia quanto dai toni drammatici della loro musica. Arrivano da Leeds e all’interno della scena locale
possono considerarsi un’autentica eccezione, come il Guardian ha ribadito sin
dai loro esordi. Il
debutto per Fierce Panda del 2006 – ‘Progress, Reform’ – è in realtà un
mini-album che fa seguito ai singoli in tiratura limitata con cui avevano
approcciato l’underground britannico. Il loro suono è più nitido, alle asperità
post-punk degli esordi vengono progressivamente sostituiti arrangiamenti più
ariosi, quasi a dire di una fascinazione latente per il post-rock o più in
generale per certa neo-psichedelia. La storia è sempre al centro dei loro pensieri,
la loro penna insegue citazioni di Captain Scott, Hjalmar Johansson – un
candidato rifiutato a condurre il team antartico norvegese – e Bobby Fischer,
il celebre campione di scacchi americano naturalizzato islandese.
Anche dal vivo il gruppo – ad oggi composto dai 4 membri
Simon Fogal, David Martin, Alistair Bowis e Guy Bannister – vestiva le uniformi
delle antiche ferrovie inglesi, proprio per dare un senso alla loro
appartenenza stilistica. La prima svolta discografica arriva con l’album di
debutto per Beggars Banquet a titolo ‘Elegies To Lessons Learnt’, disco che
sarà un piccolo caso in patria e in altri paesi europei, non ultimo l’Italia,
dove il gruppo cementa la sua fama con puntuali apparizioni dal vivo. A 3 anni
da quel fortunato episodio il gruppo torna in studio per ‘He Who Saw The Deep’
disco ancor più ambizioso, licenziato da I Like Records.
Il ritorno in scena è di questi giorni, ‘The Shallow’ –
ancora per ILR – danza in bilico tra luce ed oscurità. Ascolterete deliziose
cavalcate post-gotiche intramezzate da lucenti squarci lisergici, all’inseguimento
degli orizzonti onirici di gruppi quali Explosions In The Sky o Sigur Ros. Registrato
da Richard Formby – il produtorre che ha elevato a statura di piccolo classico
‘Two Dancers’ dei Wild Beasts – l’album beneficia di una grande ispirazione, segno
che i tempi sono maturi per raggiungere finalmente il grande pubblico.
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