12/05/11

Il debutto de Les Sanspapier


Per il loro album d’esordio, Les Sanspapier scelgono un titolo che evoca immediatamente la Francia, soprattutto Marsiglia e i cafè tabac con le bottiglie di Pernod e Pastis appese sopra il bancone, pronte all’uso. Profumo unico e inconfondibile, sapore fresco ma denso, leggero se allungato con acqua, pungente se bevuto d’un fiato. Questo è un aperitivo all’anice: a questo aroma pensa la band per definire la propria musica, senza etichette di genere, senza confini linguistici (i testi mescolano francese e italiano soprattutto, ma anche spagnolo, dialetto piemontese…). Musica meticcia, ma con un sound ben riconoscibile; inebriante e dolciastra, ma con un carattere deciso e un tocco d’amaro nel retrogusto. Non solo Francia, comunque: l’anice è anche Mediterraneo. Le caraffe di ouzo nelle taverne greche, la dolce rakia balcanica, il suo ben più ruvido fratello turco, il raki. Un mondo intero nel fondo d’un bicchiere; un mondo musicale che Les Sanspapier raccontano in queste undici canzoni, nate nel cuore di Torino.

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