Il traguardo del decimo album in
studio non è un obiettivo affatto trascurabile, soprattutto considerando
la realtà spesso virtuale di taluni fenomeni indie. Esempio di coerenza e
longevità i Superchunk pubblicheranno “I Hate Music”
il 20 agosto, tornando in qualche senso all’ovile, riprendendo i fili della
collaborazione con Merge. Nel fare cifra tonda il gruppo si ripromette di
imbarcarsi anche in un esteso tour, che oltre a tappe americane, li vedrà
protagonisti anche nel vecchio continente a distanza di tempo immemore. Dopo
dieci anni di assenza intenzionale dalle scene – a seguito della pubblicazione
di ‘Here’s To Shutting Up’ -
Mac, Laura, Jon e Jim si sono rimessi in carreggiata nel 2010 con ‘Majesty Shredding’, un album che in
maniera puntuale lasciava intravedere le intenzioni del gruppo sin dal titolo. Il
nuovo parto discografico è in tutti
sensi una celebrazione, un gruppo nuovamente in carreggiata ed entusiasta nel
mettere nero su bianco (nel senso di pentagramma). Incontenibili senza troppi
giri di parole. Del resto parliamo di una formazione che con il suo stile ha
contraddistinto una delle stagioni più creative della musica underground a stelle
e strisce.
Si fanno spazio in questo nuovo disco episodi dal piglio
aggressivo – ‘Staying Home’- ma anche
momenti di gioia assoluta, celebrazione di uno stile di vita essenziale e
consumato all’ombra del music-biz (‘Me
& You & Jackie Mittoo’ o ‘Trees of Barcelona’). Ma tutto sommato è
riscontrabile un’onda oscura, che in qualche maniera informa le altre
composizioni, dando così un altro tipo di continuità alla loro vicenda. Sono
forse gli sviluppi della vita di tutti i giorni che insinuano un pizzico di
preoccupazione tra le fila del gruppo, che mai ha trascurato l’approccio umano.
A 20 anni il romanticismo può guidare i tuoi primi passi in questo universo,
due decadi oltre i grandi interrogativi si affacciano nuovamente alla soglia,
esigendo risposte quanto meno attendibili.
‘I Hate Music’ – col suo titolo sarcastico - è in sostanza un disco
sull’amore: per la vita, nel vivere, per
la gente ed incondizionatamente per la
musica. Un altro piccolo miracolo per il gruppo di Chapel Hill, North Carolina.
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