27/06/13

La quintessenza del proto-punk australiano




Deniz Tek si è spostato da Ann Arbor, Michingan, in Australia per dar vita assieme a Rob Younger ai Radio Birdman nel 1974, facendo perno sulla sezione ritmica dei locali The Rats. ‘Radios Appear’ – inciso nel 1977 – confermò lo status culto del gruppo, già seguito da un’orda di fans, letteralmente impazzita per quel feroce stile garage sixties che Deniz Tek aveva importato direttamente dagli Stati Uniti. L’omaggio a quei pionieri del più ruvido e visionario rock’n’roll è anche evidenziato da una feroce ripresa del classico “You’re Gonna Miss Me” dei 13th Floor Elevators, con l’eco di “Do the Pop” che nelle sue liriche è un commiato nostalgico da Stooges ed MC5. Del resto il nome Radio Birdman arriva proprio da un variazione di una strofa di 1970 del gruppo di Iggy. Aldilà dei tributi più o meno nominali, ‘Radios Appear’ è un debutto che evidenzia l’originalità e lo stato di grazia dei propri autori, aldilà del puro spirito di emulazione.
C’è l’irriverente forza d’urto del punk ’77 tra le pieghe del brano d’apertura ‘What Gives?’. Una serie di riff assassini accompagna la prova virtuosa di Younger al microfono, con gli interventi del tastierista  Pip Hoyle a creare un deciso collante. Ogni strumento è separato nel banco regia,  illuminando l’abilità anche in fase di post-produzione dei Birdman, uno dei più credibili ensemble nel circuito dei club di Sydney. Tuttavia il gruppo rappresentava un’eccezione per l’epoca, il loro look da rocker lungo criniti in qualche maniera strideva con le nuove uniformi punk, circostanza che generò anche una serie di equivoci all’interno del mercato discografico. Fu comunque la major WEA a spuntarla, dopo che ‘Radios Appear’ venne originariamente distribuito solo per corrispondenza dal marchio indipendente Trafalgar.

Sarà poi il leggendario boss della Sire - Seymour Stein – a rimanere folgorato dalla potenza del gruppo, dopo aver assistito ad una loro esibizione dal vivo. Giunto in Australia per mettere sotto contratto i The Saints, il manager si prodigò nel licenziare a livello internazionale il disco, optando per una diversa scaletta ed alcuni piccole sovraincisioni. E’ questa la versione disponibile nella puntuale ristampa di 1972, un’etichetta che non smette di regalarci grandi emozioni nel suo programma di recuperi seriali.






Nessun commento: