‘Bye Bye 17’ è l’atteso nuovo album di Har Mar Superstar (all’anagrafe Sean Tillmann) e sarà pubblicato a metà aprile da Cult Records, l’etichetta gestita da Juliana Casablancas degli Strokes. Si tratta del quinto album in studio per questo esagitato performer che nel 2009 aveva sbancato con la pubblicazione di ‘Dark Touches’ salutato trionfalmente anche dalla BBC. Impossibile del resto resistere al suo humor ed alla sua verve, intrattenimento di quello esplosivo, elettrizzante.
Di lui dice Casablancas : la prima volta che l’ho
visto è stato anni fa al Mercury Lounge e sono stato letteralmente spazzato via
dalla sua voce, dal suo carisma e dal suo essere uomo di spettacolo. Quando mi
ha fatto ascoltare il suo nuovo disco ho subito pensato che sarebbe potuta nascere
un’interessante collaborazione. E’ l’uomo dalla voce d’oro e siamo davvero
eccitati di poterlo presentare ad un grande pubblico … è un disco duro, triste,
ilare ed assolutamente grandioso, in pratica un identikit dell’uomo.
Scritto a New York City, il disco si compone di 10 brani ed è stato registrato e co-prodotto da Jim Eno (Spoon) presso il suo studio di Austin con una band dal vivo al completo. Il focus questa volta è sulla voce, Tillmann afferma di aver ascoltato assiduamente tanto Otis Redding quanto Sam Cooke, figure che in realtà lo hanno ossessionato sin dalla più tenera età Tillmann ha scelto il nome del suo alter-ego riferendosi al grande magazzino Har Mar nella contea suburbana di St. Paul, MN dove ha speso parte della sua gioventù a guardare film e a scrivere canzoni sui passanti nell’area destinata alla ristorazione. Tillman spiega: Har Mar Superstar era una persona diversa. E’ stata la mia scusa per concedermi qualche volo pindarico, per fantasticare …è stato facile salire sul palco nelle vesti di un’altra persona, essere oltraggioso e per di più essere glorificato. Credo che la confidenza ricevuta dall’essere Har Mar Superstar si è tradotta nella mia vita reale tanto che ora siamo un tutt’uno. Avvicinatevi con estrema confidenza a ‘Bye Bye 17’, per saggiare quest’esplosione raw soul condita da fiati e clavinet, un party album di rara bellezza.
Scritto a New York City, il disco si compone di 10 brani ed è stato registrato e co-prodotto da Jim Eno (Spoon) presso il suo studio di Austin con una band dal vivo al completo. Il focus questa volta è sulla voce, Tillmann afferma di aver ascoltato assiduamente tanto Otis Redding quanto Sam Cooke, figure che in realtà lo hanno ossessionato sin dalla più tenera età Tillmann ha scelto il nome del suo alter-ego riferendosi al grande magazzino Har Mar nella contea suburbana di St. Paul, MN dove ha speso parte della sua gioventù a guardare film e a scrivere canzoni sui passanti nell’area destinata alla ristorazione. Tillman spiega: Har Mar Superstar era una persona diversa. E’ stata la mia scusa per concedermi qualche volo pindarico, per fantasticare …è stato facile salire sul palco nelle vesti di un’altra persona, essere oltraggioso e per di più essere glorificato. Credo che la confidenza ricevuta dall’essere Har Mar Superstar si è tradotta nella mia vita reale tanto che ora siamo un tutt’uno. Avvicinatevi con estrema confidenza a ‘Bye Bye 17’, per saggiare quest’esplosione raw soul condita da fiati e clavinet, un party album di rara bellezza.
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