Sull’onda emozionale del recente lungometraggio Control e del corrispettivo documentario Joy Division, l’archivio del gruppo mancuniano si arricchisce di una nuova, esaltante, scoperta. Grazie al nulla osta della famiglia Hannett, tornano a galla i mix tapes originali curati dallo stesso Martin preso i Cargo Studios, nel Roachdale, a cavallo tra il 1978 ed il ’79. Unitamente a questi pezzi di archivio anche alternate takes e remix inediti probabilmente catturati preso lo Strawberry ed il Britannia Row. Martin aveva l’abitudine di incidere ogni singolo episodio risalente alle session ufficiali, il suo era anche un accordo tacito con i responsabili dell’etichetta Factory Rob Gretton e Tony Wilson. Un lavoro immane, se pensate che di ogni singola traccia dei Joy Division possono esistere versioni apparentemente speculari, ma in realtà lievemente modificate. Con questi nastri Hannett si dilettava a cercare nuove soluzioni, continuando imperterrito con l’analogico e sfruttando il suo AMD delay ed i suoi sintetizzatori vintage. Caratteristiche che hanno poi portato all’unicità del sound Joy Division nell’epopea del post-punk inglese. Questo doppio cd curato da Interstate è ancor di più una testimonianza del suono che Martin aveva in mente per Ian Curtis e soci, la sua idea di manipolazione e l’adesione incondizionata al concetto dello studio di registrazione come strumento aggiuntivo (nonchè determinante).
Un doppio cd che farà la gioia di tutti gli autentici sostenitori del gruppo, che non possono certo lasciarsi sfuggire le versioni multiple di classici come Digital, Glass, Atmosphere, Dead Souls, Ice age, N4 (Decades) ed Eternal. Interviste d’epoca ed una selezione dei campionamenti utilizzati al tempo rendono ancora più sfizioso il piatto.
Fantastico anche il booklet che in 10 pagine fornisce inediti cenni biografici. La leggenda continua.
Joy Division
"In The Studio With Martin Hannett"
2CD Interstate
in uscita il 16 giugno