21/05/08

Too Old To Die Young



Dopo il debutto del 2006 che ha conquistato perentoriamente le cronache di Rolling Stone, Vice, NME, Q e Harp, i Tall Firs tornano in pista con un'altra eccezionale raccolta di canzoni, in bilico tra sussurri psichedelici ed una cristallina penna pop. Per l’occasione i due fondatori David Mies e Aaron Mullan sono stati raggiunti dal batterista a tempo pieno Ryan Sawyer, un elemento di spicco che ben si è saputo amalgamare negli schemi del neo-trio.

Sotto l’ala protettrice della Ecstatic Peace di Thurston Moore i Tall Firs confezionano un disco fatto di canzoni, autentiche, la cui origine si può intravedere nella distanza siderale delle grandi praterie americane. Non un ipotesi concreta di suono urbano – nonostante il quartier generale del gruppo sia proprio a Brooklyn, New York – bensì un omaggio a quel paese/stato bucolico, attraverso un retaggio musicale che prevede stramberie folk, echi west coast e scampoli di rock acido. Alla ricerca della melodia perfetta, del riff che possa imprimere il giusto twist, sulla scia di un Tom Verlaine o di un Lou Reed. Poesia, elettricità, semi-balalte acustiche, ingredienti che odorano di una nuova classicità e come per incanto i Tall Firs si impongo come crooner del nostro tempo. Una musica che è uno scritto, un saggio sull’America rurale.

Potete ascoltare qualche assaggio, oltre che sul loro myspace, anche sul sito della band, dove trovate una serie di brani, in studio e live, in streaming gratuito.

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