03/12/13

Un live indimenticabile per i Goat




15 anni di Rocket Recordings, una delle più intense realtà del sottobosco britannico, sempre in bilico tra un concetto elevato di psichedelia ed alcune delle più sofisticate varianti del rock duro. Gli scandinavi Goat sono divenuti in maniera perentoria il loro gruppo più rappresentativo e dopo aver strabiliato un po’ tutti con il debutto ‘World Music’ è ora di fare i conti con il loro dinamitardo live, fuori proprio per la label britannica. Inciso allo storico Electric Ballroom di Londra il 27 giugno del 2013 – spettacolo che ha ovviamente registrato il tutto esaurito -  Live Ballroom Ritual è la più fedele riproduzione musicale della loro danza sabbatica, una sorta di virus globale che attanaglia dal primo all’ultimo istante, un’estasi frenetica confermata anche da questi solchi.

Potrebbe aprirsi un dibattito sull’ opportunità o meno di pubblicare un disco dal vivo a breve distanza da un esordio in studio, eppure i dubbi vengono fugati nell’immediato istante in cui la puntina si deposita sul nero vinile, sprigionando tutti gli aromi magici che istantaneamente hanno reso Goat un nome di culto in mezzo mondo. I brani sono baciati da una recondita fisicità, le jam estese, i soliloqui psichedelici vere e proprie danze alla periferia del mondo. Un vorticoso girare che è puro flusso di coscienza, un’ipnosi condensata in dodici episodi che sfogliano altre mappe, regalandoci grandi momenti di altro rock ad alto voltaggio, con una spina dorsale etno-funk che è pura gioia dei sensi. Da quella Disco Fever che sembra un tributo  adrenalinico ai Tom Tom Club alle tinte hard di Diarabi, quasi il gruppo respirasse l’aria dei grandi festival generazionali come Woodstock o l’isola di Wight.

Live Ballroom Ritual mette a tacere tutti i più scettici commentatori, dicendoci dell’importanza del gruppo mascherato svedese, una delle più autentiche manifestazioni del nostro villaggio globale.