27/03/12

In un box il succo del french touch


Étienne De Crécy è una delle figure cardine della cosiddetta french house. Nasce il 25 febbraio 1969 a Lione ; a metà degli anni ottanta si sposta da Marsiglia a Versaille, dove frequenta la July Ferres. Proprio in questo college avviene il fatidico incontro con un altro produttore di peso: Alex Gopher, con lui fonderà nel 1995 l'etichetta Disques Solid. Una volta giunto a Parigi lavora come ingegnere del suono ed incontra Philippe "Zdar" Cerboneschi dei Cassius, con il quale collaborerà artisticamente al progetto Motorbass, con cui Etienne pubblica il primo album nel 1996, a titolo Super Discount, considerato da molti come il punto di partenza del genere musicale definito French Touch. Lavoro capostipite per la nuova dance continentale, capace di sfondare il tetto delle 200.000 copie vendute.

L’ironico titolo ‘My Contribution To The Global Warning’ introduce un cofanetto pazzesco, che oltre a fare ordine nella sua sterminata discografia, offre una visione completa del genio dell’autore, capace di districaris nel mare magnum dell’economia danzereccia, con un tocco originale ed una visione quanto meno futuribile. Spesso al crocevia tra house, downtempo e lounge music, Etienne è stato un virtuoso, sin dalla più tenera età. Questo fenomenale box ce lo presenta nelle sue molpteplici sfaccettature, 5 cd o 6 lp, per chi giustamente reclama il nero vinile.

Nel primo disco un autentico best of, in cui spiccano i classici da club come ‘Les Ondes’ dei MotorBass, ‘Am I Wrong’ di Tempovision, ‘Someone Like You’ di Superdiscount 2 e ‘Binary’ di Beats‘N’Cubes. Il secondo cd è in pratica il meglio dei remix confezionati nel decenio 1995-2005 ; assieme ai francofoni Air, Moby e ai ‘motorici’ inglesi Engineers a beneficiare del trattamento di favore è la formidabile ‘Aerodynamik’ dei Kraftwerk, rivista a quattro mani con l’amico di sempre Alex Gopher. Ancora remix nel terzo capitolo, dal 2005 ai giorni nostri, un tocco di classe per fare impennare le quotazioni di Who Made Who, Cut Copy , Adam Freeland e Keren Ann. Ma il meglio arriva nei due volumi conclusivi, con una pletora di inediti compresi tra il 1992 ed il 2005 (il numero quattro) ed il 2006-2011 (il numero cinque). Tanta abbondanza e qualità non sono mai andate così a braccetto. Un vero evento per tutti i cultori della più raffinata musica da ballo d’oltralpe.

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