Non c’è tregua a Gotham City. Ne sa qualcosa Chris Spencer che da vent’anni è il frontman degli Unsane, il power trio per antonomasia della New York City che mai cederà alle lusinghe del mondo della moda. Tempo di celebrazioni, nel sangue evidentemente, come la copertina del nuovo ‘Wreck’ sta bene ad indicare. E’ una truculenta estasi quella cui ci hanno abituati i tre che nel tagliare il traguardo del ventennale si fanno beffa di quanti ancora scherzano con l’elettricità. Per il loro settimo disco cambiano nuovamente casa, accomodandosi presso un buongustaio del rumore bianco: Jello Biafra.
Registrato dal produttore Andrew Schneider presso il Translator Audio (Shrinebuilder, Keelhaul, etc.), di Brooklyn, Wreck esce per Alternative Tentacles, confermando quanto le paranoie professate agli albori dei ’90 siano ancora di stretta attualità. Un suono denso, claustrofobico, che gioca ancora su massa e volumi, nella triangolazione perfetta tra chitarra, basso e batteria. Gli ultimi due ruoli occupati rispettivamente da Dave Curran e da un altro veterano come Vinnie Signorelli (al tempo già al servizio degli Swans). Difficile riprendersi dallo shock iniziale di “Rat” e dall’assalto all’arma Bianca di “Decay”, qualora riusciste a dribblare l’ostacolo c’è sempre il monolite “No Chance” ed il trascendentale lavoro di testa di “Stuck”. Poesia urbana impacchetta con intensa fierezza, terrore che trasborda dai solchi, come in un ultima corsa nei sobborghi della metropoli. Materia blues polverizzata per un definitivo tributo alla cultura dell’eccesso, decadente o primitiva che si voglia definire, la musica degli Unsane continua a suonare come un sinistro allarme per il pubblico occidentale. E per la serie una risata vi seppellirà’ il disco si chiude proprio con la velenosa ‘Ha Ha Ha’ dei Flipper.
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