20/01/12

A Place To Bury Strangers esordiscono per Dead Oceans


Senza alcun test ufficiale ‘Onwards to the Wall’ è in assoluto il master più rumoroso presentato per approvazione al quartier generale di Dead Oceans. Solitamente i ‘provini’ si suonano a tutto volume al fine di scovare ogni più impercettibile imperfezione, contrariamente alla prassi questa volta il volume del potenziometro è stato spostato verso il basso.

Nessuna novità a ben vedere, il gruppo di Brooklyn è accompagnato da una discreta fama per quello che riguarda le performance ‘urticanti’. The Kills, Nine Inch Nails ed altri campioni del rumore declinato in forma canzone come i My Bloody Valentine, ne hanno fatto a loro modo le spese, scegliendoli come gruppo d’apertura. Ora accompagnato da un terzo elemento, il bassista Dion Lunadon, originariamente nei D4, il leader e costruttore di effetti a pedale Ackerman ha costituito la line-up definitiva per dar sfogo ad un sound voluminoso su fondali melodici. Per fornirvi un esempio ‘So FarAway’ prende spunto dalla perfetta purezza pop di ‘The Letter’ dei Box Tops per rilanciarla in un vortice di scura energia. A sua volta la traccia che titola il disco trova il bilanciamento perfetto tra i classici motivi del sixties pop ed un suono rovinoso, apocalittico verrebbe voglia di dire. APTBS sono tra i protagonisti del nuovo white noise. Questo è un nuovo capitolo, un preludio ad un album esteso previsto all’orizzonte. L’introduzione è più che convincente.

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