Eric Chenaux è uno dei più rispettati musicisti sperimentali di estrazione rock canadese. Il suo stile chitarristico e le sue capacità compositive gli hanno permesso di ritagliarsi un ruolo chiave nel circuito underground nord-americano. Come molti dei protagonisti della musica indipendente contemporanea, Eric ha trascorsi nell’universo hardcore-punk locale, essendo stato – nel particolare – il fondatore del gruppo culto di Toronto Phleg Camp. Ampliati a dismisura i suoi orizzonti artistici, Eric inizia a flirtare con numerosi generi, abbeverandosi alle fonti della musica improvvisata, dell’avant-folk, del più trasversale jazz e della contemporanea. Dal 2006 Constellation è il suo nuovo asilo artistico, una fiducia ripagata da lavori di grande pregio, in cui la sua cristallina tecnica chitarristica è messa al servizio di una sentita immersione nei temi delle tradizioni folk, dal post-moderno al medievale.
Il suo quarto album per l’etichetta canadese esprime i suoi contenuti sin dalle note di copertina. ‘Guitar & Voice’ è così unicamente costruito sulle sue evoluzioni vocali ed alla sei corde, senza alcun intervento esterno. Il lavoro scientifico di one-man band tocca profondità sensibili, aprendo a numerose intuizioni. I quattro brani cantati sono chiaramente in linea con lo spirito di antiche ballate, riviste e corrette dalla tecniche estese del nostro, che incamera puntuali diversivi tematici. E’ del resto nelle sue corde prendere spunto da sonorità così diverse, tanto da lambire la musica popolare e l’avanguardia senza trascurare i possibili scenari intermedi. Parliamo anche di folk scozzese, psichedelia in salsa noise, musica barocca e chissà quant’altro. Con l’eccezione degli 8 minuti di ‘Sliabh Aughty’ – la cosa forse più vicina all’estetica hendrixiana mai concepita da Eric – tutti i brani strumentali sono piccole miniature di sorta. Spesso registrate in chiave acustica ed amplificate da uno speaker di marca Leslie per ricreare un effetto quasi ovattato. Le registrazioni sono state effettuate presso il Six Saint V (lo studio/appartamento che Constellation mette a disposizione per i musicisti in visita a Montreal), il mix finale terminato all’istituzione Hotel2Tango dall’ingegnere del suono locale Radwan Moumneh. Come nella tradizione di Constellation l’album è disponibile in cd, download digitale e nella solita stellare edizione in vinile 180 grammi con tanto di poster serigrafato.
Il suo quarto album per l’etichetta canadese esprime i suoi contenuti sin dalle note di copertina. ‘Guitar & Voice’ è così unicamente costruito sulle sue evoluzioni vocali ed alla sei corde, senza alcun intervento esterno. Il lavoro scientifico di one-man band tocca profondità sensibili, aprendo a numerose intuizioni. I quattro brani cantati sono chiaramente in linea con lo spirito di antiche ballate, riviste e corrette dalla tecniche estese del nostro, che incamera puntuali diversivi tematici. E’ del resto nelle sue corde prendere spunto da sonorità così diverse, tanto da lambire la musica popolare e l’avanguardia senza trascurare i possibili scenari intermedi. Parliamo anche di folk scozzese, psichedelia in salsa noise, musica barocca e chissà quant’altro. Con l’eccezione degli 8 minuti di ‘Sliabh Aughty’ – la cosa forse più vicina all’estetica hendrixiana mai concepita da Eric – tutti i brani strumentali sono piccole miniature di sorta. Spesso registrate in chiave acustica ed amplificate da uno speaker di marca Leslie per ricreare un effetto quasi ovattato. Le registrazioni sono state effettuate presso il Six Saint V (lo studio/appartamento che Constellation mette a disposizione per i musicisti in visita a Montreal), il mix finale terminato all’istituzione Hotel2Tango dall’ingegnere del suono locale Radwan Moumneh. Come nella tradizione di Constellation l’album è disponibile in cd, download digitale e nella solita stellare edizione in vinile 180 grammi con tanto di poster serigrafato.
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