03/06/10

Villa Nah - Origin

L’album di debutto di questo duo finlandese è pura aria fresca instillata nel sofferente polmone della dance music continentale. Anticipato da un papabile hit in pieno stile balearic come Remains Of Love, il disco è una variazione sostanziale su temi electro, portando in dote l’esperienza della wave più sintetica e morbida come le visioni del dopo rave.

Il duo di Helsinki è protetto da un’eminenza grigia come Jimi Tenor che ha licenziato il disco in patria per la cult label Sahko. Co-prodotto da un re mida dello studio di registrazione come Jori Hulkkonen, l’ album porta il programmatico titolo di Origin. E’ una combinazione sensazionale in cui il romanticismo e la malinconia delle liriche si accomodano nell’ovulo psichedelico creato dai sintetizzatori d’epoca.

Dodici brani che vi riporteranno sicuramente indietro nel tempo, allo sballo cosmico come all’imperfetta natura delle canzoni pop degli eighties, quelle che avrebbero trionfato solo in una virtuale classifica del cuore.

Che un produttore blasonato come Trevor Jackson – l’anima di Playgroup ma anche una delle più progressive figure della dance internazionale – si sia espresso su di loro in termini entusiastici è sinonimo di qualità.

Una delle cose più calde di questo 2010? Potete giurarci. Vi scioglierete nel tributo quasi esplicito a Thomas Dolby del brano d’apertura Time For Tea, non riuscirete a star fermi dinnanzi le volute house di Running On, in cui sembra di sentire i Junior Boys prodotti da Johan Agebjorn. Ma ce n’è davvero per tutti i gusti in quest’opera prima dei finlandesi, dall’ nrg music cara a Giorgio Moroder agli scampoli di EBM belga, passando per le colonne sonore di Carpenter e la tanto rinomata italo-disco.

Un disco che vi farà muovere passi di danza estasiati

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