27/11/13

Jóhann Jóhannsson: The Miners’ Hymns




‘The Miners’ Hymns’ è una collaborazione tra il regista americano Bill Morrison ed il compositore islandese Jóhann Jóhannsson che, attraverso immagini e musica, hanno creato un documentario strepitoso capace di descrivere in maniera approfondita la storia  di una sfortunata comunità di minatori con base nel nord-est dell’Inghilterra. Raccogliendo filmati d’archivio principalmente dalla BFI e BBC, ‘The Miners Hymns’ celebra gli aspetti sociali, culturali  e politici di un’industria in via d’estinzione, unitamente alla fortissima tradizione regionale delle brass bands.

Siamo nel bacino di Durham, il film è strutturato attorno ad una serie di attività che includono  il durissimo lavoro di scavo, il ruolo della Trade Union nell’organizzare e reclamare i diritti dei lavoratori, l’annuale galà degli stessi e gli ormai storici scontri con la polizia durante lo sciopero del 1984, quando le politiche aggressive del governo Thatcher avevano in pratica sancito la dismissione delle industrie di carbone.

Tra le numerose immagini d’archivio – si attinge ad oltre 100 anni di radicate tradizioni – si passa dalle granulose riprese che riportano le condizioni primitive degli inizi dello scorso secolo fino al processo crescente di meccanizzazione, toccando punte emotive con lo sciopero dei minatori di metà anni ’80. Composto quasi integralmente da riprese in bianco e nero, il documentario presenta due sequenze contemporanee, filmate a colori a bordo di un elicottero che sorvola gli antichi siti delle miniere di carbone. E’ paradossale come molti di questi luoghi siano stari resi invisibili, in particolare dopo il sorgere dei centri commerciali che rappresentano le nuove mecche del consumismo. Un lavoro di grande importanza storica, impreziosito dalle musiche di Jóhannsson, che elabora un commento ai confini della classica contemporanea, capace però di recuperare quell’elemento bandistico tipico proprio del folklore del nord-est inglese. Il disco è stato registrato presso la Cattedrale di Durham nel settembre 2010 sotto l’attenta regia del conduttore Gudni Franzson. Il lavoro solerte di un’orchestra composta da fiati, organo e percussioni è poi esaltato dall’elaborazione alle elettroniche dello stesso Jóhannsson.





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