L’incredibile
ascesa di uno dei più cristallini talenti della musica nera americana. “Charles
Bradley: Soul Of America” racconta lo straordinario trionfo di un uomo dopo
decenni di attesa. Da una vita di stenti nelle periferie newyorkesi alle
imitazioni di James Brown per sbarcare il lunario, alle notti passate in strada
all’infarto, fino alle esibizioni al Black Velvet che gli cambiarono la vita.
Vincitore di un Award all’Annapolis Film Festival e incoronato con il TUGG Buzz
Screening alla celebrata manifestazione SXSW, Soul of America è letteralmente
un viaggio attraverso l’abbandono e la tragedia, fino alle riscossa che si
materializza nell’incisione del primo disco per Daptone con la Menahan Strett
Band: No Time For Dreaming.
Da
senzatetto a star di fama mondiale, Charles Bradley – non a caso soprannominato
Screaming Eagle Of Soul - è senza dubbio il più grande soul man in
circolazione. Dal debutto del 2011 all’irrefrenabile scalata al successo che lo
porta a entrare nelle classifiche internazionali, inclusa la top 50 della
rivista Rolling Stone. Quella di Bradley è davvero una storia incredibile e
infatti nel 2012 il regista Poull Brian decide di raccontarla nel documentario
“Soul Of America”. Con "Victim Of Love", il nuovo album uscito a
inizio 2013, il suono vivo e guizzante della musica soul torna a farci sognare,
grazie all’inconfondibile zampino della Daptone e all’energia e alla voce di un
artista senza tempo.
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