I 13 brani che compongono la nuova fatica di Langhorne Slim & The Law - The Way We Move, licenziata dalla Ramseur Records del North Carolina – sono stati per prima cosa testati dal vivo, rispettando l’efficacia delle migliori creazioni rock’n’roll. Perfezionati dal leader con la sua formazione di fiducia, i pezzi imboccano la trionfale via del migliore intrattenimento, seppellendo le cattive esperienze che hanno tempestato recentemente la vita privata del cantante/chitarrista. Con lui troviamo David Moore (piano, tastiere, banjo, chitarra e voce), Jeff Ratner (basso, voce) e Malachi DeLorenzo (batteria, percussioni e voce).
Il disco è stato prodotto da Kenny Siegal con l’assistenza
dei quattro membri del gruppo, presso l’Old Soul Studios di Catskill, New York,
rispettando un’estetica preziosamente vintage. Autodidatta e nativo della Pennsylvania,
Langhorn Slim ha stabilito a Brooklyn il suo quartier generale dalla tenera età
di 18 anni, lavorando in prospettiva ad un progetto che ne potesse esaltare le
doti di songwriter. Stanco di essere associato ad un’ambigua scena punk-folk, è
sulla costa occidentale che Langhorne raccoglie i suoi primi successi,
arrivando praticamente ovunque – da Newport a Portland – ad imporre la sua
cifra stilistica. Una tenuta solidissima per questo ‘The Way We Move’, dove gli
arrangiamenti hanno maggior respiro grazie a fiati orchestrati solennemente da David Moore, assistito da una sezione
composta da Kenny Warren (tromba), Jeremy Viner (sax tenore e clarinetto),
Andrew Carrico (sax baritono) e Sam Kulik (trombonista anche associato ai
Talibam!).
Ad oltre tre anni da ‘Be Set Free’, il nuovo Langhorne
Slim è forte di un repertorio scoppiettante, che non rinuncia alle asperità del
blues delle origini, attraversando con carattere la canzone d’autore, sortite
più soulful ed un tributo sincero alla musica del sud.
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