23/01/13

Bassekou Kouyate, il nuovo profeta maliano





E’ il ritorno dell’asso maliano, virtuoso dello strumento tradizionale ngoni. Dopo il celebrato debutto con ‘Segu Blue’ e la nomination al Grammy con il successivo ‘I Speak Fula’, sono arrivati centinaia di concerti per tutto il mondo, oltre alle apparizioni all’interno del supergruppo AfroCubism. Pochi mesi fa ha diviso il palco con star internazionali del calibro di Paul McCartney, John Paul Jones e Damon Albarn all’interno del grande evento Africa Express.

‘Jama Ko’ è il titolo della sua nuova fatica, che tradotta letteralmente sta a significare ‘grande raduno di persone’. Ogni evento importante in Mali – a prescindere si tratti di una nascita, di un matrimonio od un funerale – è accompagnato dalla musica dei griots e Bassekou e la sua famiglia sono esattamente al cuore di questa tradizione. ‘Jama Ko’ è un invito all’unità, alla pace ed alla tolleranza in un periodo di grande crisi non solo per la sfera africana.

Registrato nel marzo dello scorso anno nella capitale maliana Bamako, il disco introduce una nuova formazione comprendente i due figli di Bassekou - Madou e Moustafa Kouyate – il fenomenale suonatore di ngoni Abou Sissoko ed una serie di altri talentuosi musicisti locali. Un disco che ha anche un sapore politico, accidentalmente. Nel pomeriggio del primo giorno di registrazioni il presidente  Amadou Toumani Toure (ATT) è stato deposto da un colpo di stato militare. Uno shock per Bassekou, in quanto il presidente era uno dei primissimi fan dell’artista. Aldilà dei tagli su energia elettrica e carburanti, le registrazioni sono state portate a termine. Nel frattempo la situazione nel Mali settentrionale precipitava. Piuttosto che mantenere la calma, Bassekou ha attaccato il suo pedale wah wah, alzando il volume del suo amplificatore per il massimo della risoluzione.

Kasse Mady Diabate canta  in ‘Sinaly’, i cui toni latini riportano in auge la leggenda di Sinaly Diarra, un re del Banama famoso per aver resistito all’islamizzazione del 19simo secolo. ‘Kele Magni’ è un duetto tra Amy Sacko e Khaira Arby dal Timbuktu, un’invocazione alla pace, mentre ‘Poye 2’ mette in mostra un’incredibile jam tra Bassekou e Taj Mahal (voce / chitarra elettrica).

Howard Bilerman (Arcade Fire, Godspeed you! black emperor, Coeur de Pirate) ha registrato praticamente dal vivo l’album in Mali, per avviare poi la post-produzione nella natia Montreal. Andrew e Brad Barr (Barr Brothers) hanno aggiunto batteria e chitarra, mentre Mocky Salole (Feist, Jamie Lidell) a sua volta ha curato alcuni arrangiamenti suonando organo e batteria. Non solo il miglior disco di world music, ma una delle pubblicazioni più importanti di tutto questo 2013.





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