Mike Patton, accompagnato dal collettivo
belga Ictus Ensemble, omaggia il pionieristico compositore Luciano Berio con la
pubblicazione in data 2 luglio di Laborintus
II , licenziato dalla personale Ipecac Recordings. L’influenza di Berio sulla musica contemporanea è
inestimabile, la sua ricerca materiale si è sviluppata in maniera finanche
intuitiva, fagocitando elementi apparentemente contrastanti come la classica,
il jazz e l’elettronica. Laborintus II veniva concepito nel 1965, in occasione del settecentesimo
anniversario della nascita di Dante Alighieri.
Le composizioni si basano sull’omonimo poema di Edoardo Sanguinetti. Sono tre le voci narranti in questo lavoro focalizzato sull’assenza del tempo nel dolore e nella sofferenza. Nel 1972 Berio presentava l’opera all’Holland Festival, nella prima olandese anche lo stage era allestito in maniera a dir poco eclettica per l’ambiente, con la presenza sul palcoscenico di una gigantesca bambola gonfiabile e di vecchi pneumatici.
Le composizioni si basano sull’omonimo poema di Edoardo Sanguinetti. Sono tre le voci narranti in questo lavoro focalizzato sull’assenza del tempo nel dolore e nella sofferenza. Nel 1972 Berio presentava l’opera all’Holland Festival, nella prima olandese anche lo stage era allestito in maniera a dir poco eclettica per l’ambiente, con la presenza sul palcoscenico di una gigantesca bambola gonfiabile e di vecchi pneumatici.
Nel 2010 Mike Patton raggiunge l’ Ictus
Ensemble e la
Nederlands Kemerkoor in occasione dell’analogo festival per
una performance di Laborintus II, integralmente riportata in questa
pubblicazione divisa in 3 parti. Lieven Bertels, direttore artistico della
kermesse, ha detto del recital: fedele al contesto storico di un repertorio
appartenente al secolo precedente, e comunque un progetto attraente anche per
le generazioni più giovani, in quanto lasciapassare per essere introdotti
all’opera di Berio.
La versatilità di Patton e la vulcanica
presenza dell’Ictus Ensemble non hanno fatto altro che adeguare la narrazione
ai nostri tempi, restituendo lustro e colore all’opera originale. Per Patton si
tratta di un ritorno sul ‘luogo del delitto’ considerando il precedente
excursus nella canzone italiana col progetto Mondo Cane ed il doppio antologico
dedicato a Morricone – Crime & Dissonance – licenziato dalla sua Ipecac.
Per lo stesso Mike non esiste alcun ostacolo nel confrontarsi con l’opera di
Berio o con quella di Luigi Nono, al pari di un amore ed un rispetto radicato
nei confronti del folklore popolare del nostro paese. Del resto l’avanguardia
ed il pop hanno sempre occupato un ruolo di primissimo piano negli sviluppi
artistici di questo inafferrabile interprete e musicista.
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