Simone Tilli, fiorentino, voce e tromba dei Deadburger, vive a Pisa da una decina di anni. ‘Gualty Volume I’ è il suo primo lavoro solista. Il progetto nasce a cavallo tra una pausa ed un letterale tracollo. La pausa è relativa alle session con i Deadburger, che congelata l’attività dal vivo e le prove in studio, puntano tutto alla realizzazione del prossimo album, ‘La fisica Delle Nuvole’. Il tracollo è un affare personale, tanto che lo sfortunato protagonista ha oggi due scintillanti valvole cardiache nuove ed un polmone in corso di restauro…
Durante i mesi antecedenti
l’intervento chirurgico, Tilli è consumato da malessere, rabbia ed insonnia. La
musica rimaneva l’unica valvola di sfogo. Con i Deadburger in stand-by, si
accolla per la prima volta l’onere delle composizioni al 100%. Gualty, questo
il nome di battaglia, si dedica anima e corpo a testi, musiche e arrangiamenti.
L’iPad è lo strumento su cui vengono provati i brani, che rispettano un certo
flavor noir, quasi in linea con certo legnoso dub jazz. L’immagine è quella di
un club che cade a pezzi. Terminata la pre-produzione, i brani vengono poi
registrati al celebre West Link di Cascina (Pisa), contando sugli interventi di Marco Nello Zaninello
(Appaloosa, batteria), Fabio Di Tanno (contrabbasso) ed Andrea Appino (chitarra
e voce dei Zen Circus che appare nel brano Be Folky). Tilli si muove tra microkorg,
campioni, pianoforte distorto, rumori ed ovviamente voci, lasciando un segno
indelebile su questa sua prima uscita in solo.
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