26/06/12

I signori del nuovo afro-beat




‘Il ritmo è ciò che rende imperdibile un buon disco di afro-beat’. Sono qeuste le parole chiare ed essenziali di Gabriel Roth, co-fondatore di Daptone Records e produttore del nuovo – omonimo – album degli Antibalas. Non unicamente la sezione ritmica, ma il ritmo dei fiati, delle voci e finanche delle tastiere. Significa avere lo stesso feeling, rispetto all’interpretazione, lo stesso orecchio e la stessa capacità di trasformare tutti quegli strumenti in un’unica voce. Gli Antibals sono l’unica band in grado di farlo, oggi ! E’ questo il motivo per cui sono ancora a capo di un movimento, dopo tanti anni di militanza.

Se oggi parliamo di rinascita dell’afro-beat, tanto del merito va a questa formazione multietnica di Brooklyn, che ha inizato a diffondere il verbo molto prima che la musica di Fela Kuti venisse pubblicamente rilanciata. Registrato in un perido di oltre due settimane presso gli House Of Soul Studios di Brooklyn – la stessa fucina Daptone da cui sono scaturiti numerosi capolavori del neo-soul – questo è il quinto album della compagine, il primo ad essere licenziato dall’etichetta di New York. Dopo aver arricchito i cataloghi di Ninja Tune, Rope-A-Dope e Anti, la band raggiunge oggi la casa dei loro sogni, per valorizzare ulteriormente quello che è stato un lavoro di recupero pionieristico. Dagli intrecci ritmici di Miles Amtzen (batteria) e Nikhil Yerawadekar (basso) fino al piglio leonino del vocalist Amayo – nativo del Lagos, Nigeria e maestro di Kung Fu –la band non è mai stata così frizzante e completamente a suo agio.  

Dopo aver diviso il palco con giganti del calibro di Paul Simon, TV on the Radio, Public Enemy ed Amy Winehouse prendono in mano il loro destino a furor di popolo. Il loro è uno degli indirizzi più logici dell’attuale black music. L’aver condiviso elementi con Sharon Jones and the Dap-Kings e  Budos Band nn ha fatto altro che accrescere il loro bagalio d’esperienze e prepararli alla grande rivincita di questo nuovo album.

‘Guidano il gruppo’ (Pitchfork)

‘La musica degli Antibalas ti entra in circolo, liberando vibrazioni con cui puoi convivere per i giorni a venire (The New York times)



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