09/08/11

Un supergruppo per Ipecac


Un gruppo stellare quello pronto ad esordire per Ipecac, un manipolo di musicisti tra i più richiesti nell’ambito del rock occidentale più votato alla sperimentazione, tanto che i nomi di Tom Waits, Mike Patton, David Thomas, Blixa Bargeld, Jon Langford e Carla Bozulich sono più di un semplice indizio.I membri fondatori dei Book Of Knots rispondono ai nomi di Matthias Bossi (Skeleton Key, Sleepytime Gorilla Museum), Joel Hamilton (produttore per BlakRoc e Pretty Lights), Carla Kihlstedt (Tin Hat Trio, Sleepytime Gorilla Museum) e Tony Maimone (Pere Ubu, Frank Black, Bob Mould). I quattro si alternano spesso anche al canto, proponendo a seconda dei casi scenari fragili ed intimisti o portentosi attacchi dal flavour epico. Ne viene fuori un disco dalle caratteristiche solide, potenzialmente cinematico nelle sue dinamiche e decisamente sinfonico per l’accuratezza degli arrangiamenti.
Accade così che le chitarre sature incontrino gli archi in strutture fluttuanti, che rivedono l’impianto della musica da camera secondo l’enfasi del più tumultuoso rock. Non si perdono mai di vista gli spunti armonici in questo, il tutto è sorretto da una scrittura perfezionista, frutto di studi accademici filtrati attraverso la lente deformante del dopo-punk.
Quello che rappresenta il loro debutto per Ipecac è in realtà il culmine di una trilogia a nome "By Sea, By Land, By Air", giunta qui al suo capitolo conclusivo. Garden Of Fainting Stars essendo appunto dedicato all’aria è un omaggio agli spericolati viaggiatori del tempo e dello spazio, quasi un tributo ai primitivi astronauti. La realtà utopica immaginata al termine del viaggio astrale è spesso una parentesi speranzosa che finirà con l’appiattirsi di fronte alle comuni parabole della quotidianità.
La musica dei Book Of Knots è così un sostegno ideale per supportare quel viaggio fantastico. Affondando i propri artigli nelle musiche d’avanguardia centrando comunque la semplicità ed i colori del pop più iridescente.

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