09/08/11

I nuovi Locust su Ipecac: Retox!


Proprio San Diego è stato l’epicentro del cosiddetto caothic hardcore nella prima parte degli anni ’90. Portando alle estreme conseguenze gli insegnamenti del più spregiudicato e spigoloso fast punk degli anni ’80, nella città californiana si è creato un terreno fertile per alcune delle contaminazioni più mozzafiato del circuito estremo. Con etichette come la Gravity (casa di Heroin, Antioch Arrow e numerosi altri) si è sviluppato un fitto sottobosco di artisti votati al gioco della folle velocità.
I Retox sono una logica conseguenza di quanto accaduto negli anni, con i loro membri fondatori giovanissimi seguaci delle icone locali. Il quartetto – pronto ad esordire per Ipecac in una co-produzione con l’emerita Three One G – è costituito da pesi massimi del genere.


Justin Pearson (The Locust, All Leather, Some Girls, Swing Kids), Gabe Serbian (The Locust, Cattle Decapitation, Holy Molar, Rats Eyes), Michael Crain (Festival of Dead Deer) e Thor Dickey sono in quattro, ma sembrano un autentico battaglione in assetto anti-sommossa.

Il loro assalto all’arma bianca coincide con i punti più estremi toccati dalla cultura punk. Un urlo disperato che in appena 30 minuti di musica raccoglie le sinistre intuizioni della musica industriale (soprattutto a livello di immaginario) come le serrate scorribande grind-core. Protagonista è l’azione, insieme al turbinio muscolare dei nostri, che conducono un’invettiva ancora credibile contro i mali della società.

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