Immergersi in un disco del collettivo canadese è di consueto un rituale, un fuga spontanea da quella realtà frenetica che spesso condiziona la nostra quotidianità, Proprio nelle corde di Thee Silver Mt. Zion Memorial Orchestra (o più comodamente SMZ) c'è un saggio di quella che potremmo definire una nuova attitudine naturalista. La band del chitarrista Efrin Menuck è una delle figure più in vista di tutta la scena di Montreal già ai tempi di Godspeed You Black Emperor è sia nei contenuti che nell'atteggiamento fa riferimento ad un preciso programma socio-politico, mai smentito, mai messo in discussione. "Kollaps Tradixionales "è l'album numero sei, il primo dopo il rivoluzionario cambio di formazione avvenuto nell'estate del 2008. Nel frattempo tre elementi hanno abbandonato la formazione ed un nuovo batterista - David Payant - è stato reclutato. SMZ è ora un quintetto, stringato rispetto al recente passato, essenziale nelle sue scelte, comunque in bilico tra le dinamiche del rock d'avanguardia e certa musica cameristica. Ovviamente le orchestrazioni moderne sono presenti in miniatura, al fianco di quella matrice punk e di quell'indolente mistura di psichedelia blues di cui è pregna la loro musica. Il gusto anthemico delle loro composizioni è un elemento indiscutibile ed attraversa la spina dorsale di brani come "There Is A Light" e "Piphany Rambler", indolenti marce sulla disperata terra occidentale. Efrin è un talento non solo dal punto di vista compositivo, la sua poetica amara ha da sempre alimentato i testi del gruppo, vere e proprie disamine sociali, che alla storia guardano sempre con reverenza. Efrim è anche l'unico chitarrista della band, oggi affiancato dai violini di Sophie Trudeau e Jessica Moss, che congelano la modernità rock di "Kollaps Tradixionales" in congetture neo-classiche. Poi il contrabbasso ancora di Thierry Amar che unitamente alla batteria di Payant costituisce un'emblematica sezione ritmica, che pur incorporando le informazioni della scuola jazz ed improvvisativa, prepara un tappeto armonico sostanziale per le evoluzioni della sei corde e dei violini stessi. La cura estrema della Constellation per il packaging ci regala ancora un lavoro impeccabile. "Kollaps Tradixionales" sarà infatti disponibile in ben tre versioni: un cd nella classica confezione apribile cartonata, un cd deluxe limitato a 2500 esemplari, in cui al classico artwork si aggiunge un piccolo libro artistico ed un poster e - dulcis in fundo - il vinile, questa volta un doppio dieci pollici 180 grammi, albergato nella classica lussuosa confezione in cartone riciclato ed un esclusivo libro di 16 pagine di immagini e collage fotografici messo in piedi da Efrim con il videomaker Jem Cohen. Una copia dello stesso cd sarà disponibile nella prima tiratura del disco, 2500 esemplari che, non dubitiamo, andranno letteralmente a ruba.
18/12/09
Thee Silver Mt. Zion Memorial Orchestra Band "Kollaps Tradixionales"
Immergersi in un disco del collettivo canadese è di consueto un rituale, un fuga spontanea da quella realtà frenetica che spesso condiziona la nostra quotidianità, Proprio nelle corde di Thee Silver Mt. Zion Memorial Orchestra (o più comodamente SMZ) c'è un saggio di quella che potremmo definire una nuova attitudine naturalista. La band del chitarrista Efrin Menuck è una delle figure più in vista di tutta la scena di Montreal già ai tempi di Godspeed You Black Emperor è sia nei contenuti che nell'atteggiamento fa riferimento ad un preciso programma socio-politico, mai smentito, mai messo in discussione. "Kollaps Tradixionales "è l'album numero sei, il primo dopo il rivoluzionario cambio di formazione avvenuto nell'estate del 2008. Nel frattempo tre elementi hanno abbandonato la formazione ed un nuovo batterista - David Payant - è stato reclutato. SMZ è ora un quintetto, stringato rispetto al recente passato, essenziale nelle sue scelte, comunque in bilico tra le dinamiche del rock d'avanguardia e certa musica cameristica. Ovviamente le orchestrazioni moderne sono presenti in miniatura, al fianco di quella matrice punk e di quell'indolente mistura di psichedelia blues di cui è pregna la loro musica. Il gusto anthemico delle loro composizioni è un elemento indiscutibile ed attraversa la spina dorsale di brani come "There Is A Light" e "Piphany Rambler", indolenti marce sulla disperata terra occidentale. Efrin è un talento non solo dal punto di vista compositivo, la sua poetica amara ha da sempre alimentato i testi del gruppo, vere e proprie disamine sociali, che alla storia guardano sempre con reverenza. Efrim è anche l'unico chitarrista della band, oggi affiancato dai violini di Sophie Trudeau e Jessica Moss, che congelano la modernità rock di "Kollaps Tradixionales" in congetture neo-classiche. Poi il contrabbasso ancora di Thierry Amar che unitamente alla batteria di Payant costituisce un'emblematica sezione ritmica, che pur incorporando le informazioni della scuola jazz ed improvvisativa, prepara un tappeto armonico sostanziale per le evoluzioni della sei corde e dei violini stessi. La cura estrema della Constellation per il packaging ci regala ancora un lavoro impeccabile. "Kollaps Tradixionales" sarà infatti disponibile in ben tre versioni: un cd nella classica confezione apribile cartonata, un cd deluxe limitato a 2500 esemplari, in cui al classico artwork si aggiunge un piccolo libro artistico ed un poster e - dulcis in fundo - il vinile, questa volta un doppio dieci pollici 180 grammi, albergato nella classica lussuosa confezione in cartone riciclato ed un esclusivo libro di 16 pagine di immagini e collage fotografici messo in piedi da Efrim con il videomaker Jem Cohen. Una copia dello stesso cd sarà disponibile nella prima tiratura del disco, 2500 esemplari che, non dubitiamo, andranno letteralmente a ruba.
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