Fate mente locale, qual’ era il gruppo più spensierato e francamente meno spocchioso di tutta l’epopea Brit-pop? Un suggerimento: uno dei loro album più celebri titolava "I Should Coco". Ci siete? I Supergrass, temperamento ovviamente inglese, hooligans sui generis, parteggiavano per i sixties più elettrici e scrivevano canzoni dall’incedere quasi proto garage (o punk se preferite). Gli Hot Rats – che evidentemente non hanno nemmeno un punto di contatto con il signor Zappa – sono alla resa dei conti un’appendice di quella esperienza, data la presenza di Gaz Coombes e Danny Goffey, che dei Supergrass erano braccio e mente. Un altro power-trio all’orizzonte, un progetto per certi versi ambizioso, curato con dovizia di particolari assieme al terzo ‘incomodo’ Nigel Godrich, un produttore di quelli che non passano certo inosservati, avendo in carnet collaborazioni con pesi massimi quali Paul McCartney e Radiohead. "Turn Ons" è l’album di cover che avete sempre desiderato ascoltare e mai avete osato chiedere. Detta così sembra uno spot di quelli ruffiani, tagliati su misura per il piccolo schermo, ma una scaletta così sensibile al fascino dei sixties, della wave e del post-punk è difficile da rastrellare. Con tale naturalezza. E c’è ovviamente anche del rap, come quello che si usava produrre nella seconda metà degli anni ’80, chiedere al barbuto Rick Rubin per ogni accessoria delucidazione. The Hot Rats prendono questa scampagnata in studio come un grande momento di confronto e liberazione, mettendo davanti le possibili musiche che li hanno formati, confrontandosi con brani che hanno fatto letteralmente la storia del rock e del pop. Sono però le interpretazioni, sempre scoppiettanti - alle volte talmente originali da far pensare a composizioni proprie – a fare di questo disco un prodotto di per sé eccellente. I professionisti non vanno certo allo sbaraglio come in un party post-adolescenziali. Gioca con i fanti, ma lascia stare i santi…ecco riavvolgete il nastro, perchè gli Hot Rats coi padri putative ci giocano, eccome…
Rullo di tamburi - la scaletta:
"I Can’t Stand It" Velvet Underground
"Big Sky" Kinks
"Crystal Ship" The Doors
"(You Gotta) Fight For Your Right (To Party!)" Beastie Boys
"Damaged Goods" Gang Of Four
"Love Is The Drug" Roxy Music
"Bike" Syd Barrett
"Pump It Up" Elvis Costello
"The Lovecats" The Cure
"Queen Bitch" David Bowie
"EMI" Sex Pistols
"Up The Junction" Squeeze
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