Il
debutto delle Shaggs’ Philosophy Of The
World’ risale a 44 anni fa, ma il suo eco tardivo continua ad investire una
pletora di artisti innamorati del lo-fi, del garage e del pop più
disarticolato. Frank Zappa disse che le Shaggs erano meglio dei Beatles –
sempre accompagnato da quel sorriso sarcastico - mentre Kurt Cobain a loro
guardava con grandissimo rispetto. Uno stile di vita, un’attitudine, più che una lezione in musica. Furono capaci
di inscenare forse una delle più grandi truffe del rock’n’roll, sapendo a mala
pena imbracciare i propri strumenti. Uno smacco non solo per gli impresari
dell’industria discografica, ma anche per chi credeva nel virtuosismo come
fonte primaria della propria arte. Da Daniel Johnston ai Devo, passando per la
Shimmy Disc di Kramer e gli Half Japanese, sono innumerevoli gli artisti che
hanno lodato Dot Wiggin per le sue doti non propriamente ordinarie.
Non
vi basta? Recuperate anche la raccolta ‘Better Than The Beatles: A Tribute To
The Shaggs’, pubblicata nel novembre del 2001 e comprendente i sentiti omaggi
di Ida, Deerhoof, R. Stevie Moore, Danielson Familie, Thinking Fellers Union
Local 282, etc. Per il ritorno in scena della cantante e songwriter Dot Wiggin si
è scomodato – guarda caso… - Jello Biafra, che con la sua Alternative Tentacles
ha voluto tentare il colpo a sorpresa, ingaggiando la scompigliata band della
nostra eroina. ‘Ready! Get! Go!’ mantiene le
stesse qualità del gruppo madre, aprendo ad iniziative altrettanto bislacche. Il
materiale risulta assai vario, sfiorando la crudezza del proto-garage,
adagiandosi più frequentemente su melodie docili ma comunque spezzate. Liriche
semplici e niente fronzoli per un disco che è un distillato delle proprie
esperienze.
‘Speed
Limit’ è un numero dal piglio quasi danzabile, con un coro accattivante che
mostra l’aspetto più innocente e divertito della band. ‘Boo Hoo’ apre a su modo
alla malinconia, mentre ‘Speed Limit 2’ è
una sarabanda rock’n’roll senza pari. Spazio poi a ‘Banana Bike’, in pratica un
inedito delle Shaggs che risorge unitamente al classico ’The Fella With A Happy
Heart’ qui riproposto con un arrangiamento originale. L’ album si chiude con
una cover di ‘End Of The World’ un successo del 1962 col marchio da cowboy di
Skeeter Davis. ‘Ready! Get ! Go!’ è la sorpresa
discografica di questo 2013, un ritorno inaspettato che merita tutta la vostra attenzione
e rispetto.
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