29/08/12

Il Chris Robinson Brotherhood concede il bis!




Le porte della percezione di Aldous Huxley si sono spalancate alla vista del Chris Robinson Brotherhood, che in questa sua seconda sortita discografica – a breve distanza dall’acclamato ‘Big Moon Ritual’ – decide di varcare ancora una volta i confini spazio-temporali, con tutta la nonchalance dei capi classe. E’ stato un 2012 ricco di rivelazioni  per Robisnon e soci, dopo l’accantonamento a tempo indeterminato dei Black Crowes.
Occasione più unica che rara per dedicarsi all’esplorazione del proprio ego musicale. L’elemento più sorprendente risiede nella versatilità delle composizioni, distanti dalla nomenclatura southern-rock che ha pur sempre definito lo spettro sonoro dei corvi neri.

Chris Robinson è da sempre un grande appassionato di musica e la vena lisergica di questo nuovo progetto, pur se incrociata ad elementi roots, rispetta in pieno la sua visione emancipata rispetto al music business. Non bisogna infatti trascurare l’elemento cardine che sorregge la nuova produzione, la Silver Arrow è infatti un’emanazione della stessa Robinson family. E’ forse più disteso il clima di ‘Magic Door’ che mette in fila sette brani, di cui sei originali —“Someday Past The Sunset,” “Vibration & Light Suite,” “Appaloosa,” “Little Lizzie Mae,” “Sorrows Of A Blue Eyed Liar” e “Wheel Don't Roll” — ed una cover di “Let’s Go, Let’s Go, Let’s Go” a firma Hank Ballard.

Chris Robinson (voce, chitarra), Neal Casal (chitarra, voce), Adam MacDougall (tastiere, voce), George Sluppick (batteria) e Mark Dutton (basso, voce) ricreano un clima eccitante per tutta la durata del disco, rispondendo in primis al proprio istinto creativo. Si respira un aria di totale indipendenza artistica, nella consapevolezza di poter accogliere dal vivo una creatura concepita pe illuminare i migliori festival live.



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