Efrim Manuel Menuck è meglio noto per essere il co-fondatore dell’istituzione Godspeed You! Black Emperor ed il leader – in un format altamente democratico però - di Thee Silver Mt. Zion. Responsabile anche del marchio Constellation, il musicista canadese ha poi contribuito a quella fenomenale coppia di dischi firmati dal compianto Vic Chesnutt a cavallo tra il 2007 ed il 2009. Numeri alla mano fanno qualcosa come 13 album. Detto della sua attività poliedrica, ricordiamo anche Efrim come creatore del sempre più gettonato Hotel2Tango di Montreal, studio in principio dedicato alle realtà locali e successivamente utilizzato da artisti esterni come British Sea Power, Carla Bozulich's Evangelista e Grant Hart. Se parliamo di una scena nordamericana contemporanea, non possiamo prescindere dalla figura artisticamente determinante del barbuto chitarrista/cantante, un compositore che mai si è fermato all’apparenza, accompagnando il suo profetico rock nei territori dell’avanguardia e della musica da camera. Per il suo progetto solista non intende muovere un passo indietro, preferendo ad un presunto sfogo cantautorale ancora una ricerca, estrema. Tanto che l’elemento distinto all’interno di "High Gospel" è proprio la componente elettronica, che ridefinisce in lungo e in largo la portata dell’album, Un’elettronica che spesso richiama le nozioni della primigenia musica industriale britannica e certe spirali cosmiche tedesche. Ecco che Efrim si scopre scultore di suono più che ordinario songwriter. E dopo il flirt con forme riviste di blues, valzer e klezmer si abbandona a processi analogici di manipolazione, ricorrendo al nastro magnetico piuttosto che alle consumate post-produzioni digitali. Anche in questo un’estetica che definisce l’attitudine dell’uomo. A livello di contenuti il disco vuole essere un’incantata poesia dedicata alla città d’adozione – Montreal – ed alle persone recentemente scomparse (lo stesso Chesnutt e la cagna Emma, cui fu dedicato proprio un album di Silver Mt. Zion). Contribuiscono alla riuscita dell’operazione Jessica Moses (chitarra e violino anche con i Mt. Zion), David Payant (batterista di SMZ, Vic Chesnutt Band) e la cantante Katie Moore as guest players.). Un lavoro che è un’ovazione, un canto liberatorio, mutazione estrema di un folk-singer che utilizza spesso le macchine in luogo della sei corde. Una questione – soprattutto – di cuore.
Ecco un'anteprima da "High Gospel"
EFRIM MANUEL MENUCK - Plays "High Gospel" [preview] by Constellation Records
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