L’album di debutto dei Kings Go Forth da Milwaukee è uno dei fiori all’occhiello nella stagione discografica della Luaka Bop, rilanciatasi prepotentemente sul mercato, proprio investendo su giovani virgulti del suono globale. Kings Go Forth è una soul band di larghe vedute fondata da Andy Noble, proprietario del celebre negozio di dischi – nonché cult label - Lotus Land, e da una figura di spicco della scena R&B locale, l’enigmatico Black Wolf. Dopo la pubblicazione di una manciata di singoli accolti a fuor di popolo negli ambiti black - e la benedizione virtuale di Dj Shadow, che non ha perso occasione per programmarli - è tempo del debutto lungo che prevede il colorato artwork fumettistico di Mingering Mike ed un remix esclusivo del leggendario produttore disco Tom Moulton, che aggiunge un flavour smaccatamente dancefloor alla traccia "Don't Take My Shadow". I nove brani originali sono stati concepiti a quattro mani da Noble e Wolf, contando sul supporto degli altri musicisti che costituiscono l’organico di Kings Go Forth; nel dettaglio Dave Wake (tastiere), Dan Flynn (chitarra), Cecilio Negron (percussioni), Jeremy Kuzniar (batteria), Dave Cusma (trombone) Jed Groser (tromba), Matt Norberg (voci) e Dan Fernandez (chitarra). Lo stesso Noble è il bassista di riferimento. Black Wolf non è certo l’ultimo arrivato, negli anni '70 con i suoi Essentials si è tolto lo sfizio di incidere presso i Curtom Studios di sua maestà Curtis Mayfield. Forte di quell’esperienza e delle numerose collaborazioni che ne han contraddistinto la carriera, il vocalist in combutta con Noble si è prefisso l’obiettivo di ricreare le topiche atmosfere di "The Outsiders Are Back". Vellutato funk soul d’antan giocato su di un assetto ritmico variabile e sui contrappunti dei fiati, per una prova corale, fomentata dalle ugole dei diversi protagonisti. Se cercavate gli eredi degli Impressions o dei War, stavolta non dovrete guardare a perdita d’occhio.
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