I Quigoh nascono ad Arezzo nel 2007 da un'idea di Roberto Sarno che torna a vivere la musica in prima persona, spinto dalla "necessità di scrivere cose mie e dall’emozione che si prova quando il suono vibra in mezzo alla gente".
Roberto militava come chitarrista
nel 1985 nei Dive, formazione wave toscana che con la Label Service ha inciso e
pubblicato su vinile l’ Ep ‘Immersi’ (1987). Dopo un periodo di concerti in
giro per l’Italia, ottimi articoli su riviste di settore e un secondo ep
inciso, ma mai pubblicato per il fallimento dell’etichetta discografica, la
band si sciolse. Le esperienze successive portano il nostro a maturare l’idea
di accantonare la musica vissuta in prima persona. Negli anni a seguire la
concentrazione verte più sull’ascolto, piuttosto che sulla creazione in prima
persona. Roberto segue in maniera incessante anche le iniziative live, ma è
ancora lontano dall’imbracciare uno strumento.
Grazie anche all’intesa coi nuovi
collaboratori Marco Amatucci, Massimiliano Conticini e Marco Mafucci, decide di
intraprendere un nuovo percorso, con l'obiettivo di suonare lasciandosi portare
solo dalla passione.
Esce così nella’autunno 2012 per Goodfellas ‘Le Tue Parole’, un disco che racchiude varie sfaccettature di una singola storia e racconta "come io l'ho vista vivere". Le influenze musicali, principalmente esterofile, nel disco di debutto ‘Give It A Try’ del 2009 hanno portato a cantare canzoni scritte in lingua inglese. Tuttavia nello sviluppo del percorso e nell’ideazione del nuovo lavoro discografico la lingua italiana ha preso il sopravvento in maniera determinante. La musica dei Quigoh sposa oggi la gentilezza della canzone d’autore, lasciandosi però trasportare da sussulti elettrici, che certo non mentono sulle radici post-punk dei suoi autori.
Esce così nella’autunno 2012 per Goodfellas ‘Le Tue Parole’, un disco che racchiude varie sfaccettature di una singola storia e racconta "come io l'ho vista vivere". Le influenze musicali, principalmente esterofile, nel disco di debutto ‘Give It A Try’ del 2009 hanno portato a cantare canzoni scritte in lingua inglese. Tuttavia nello sviluppo del percorso e nell’ideazione del nuovo lavoro discografico la lingua italiana ha preso il sopravvento in maniera determinante. La musica dei Quigoh sposa oggi la gentilezza della canzone d’autore, lasciandosi però trasportare da sussulti elettrici, che certo non mentono sulle radici post-punk dei suoi autori.
Nessun commento:
Posta un commento