23/11/12

Il gusto neo-classico di Poppy Ackroyd





Poppy Ackroyd
è una compositrice londinese di base ad Edinburgo. La preparazione classica le ha permesso di emergere tanto nel ruolo di arrangiatrice quanto in quello di musicista eclettica, potendo spaziare agevolmente tra violino e pianoforte. Il suo album di debutto 'Escapement' rispetta in questo senso la sua vocazione, legando a questi due strumenti il processo di scrittura. Ogni suono, con l’eccezione di alcuni field recordings, è creato utilizzando esclusivamente le corde di piano e violino. Le sette tracce sono una combinazione di melodie pianistiche ed accordi progressivi, utilizzando un approccio convenzionale od altrimenti rispettando alcune ‘tecniche estese’ come il ricorso spesso sistematico alle corde interne dello stesso strumento. Anche il violino è messo a pieno servizio delle composizioni, le corde sono pizzicate, sfregate o  addirittura percosse con bacchette per batteria, proprio per esaltare un’oscura vena ritmica.

Un processo questo che ha spinto Poppy in pratica ad autoprodursi. Considerati i tempi di assimilazione e tutte le varianti tematiche, un ingegnere del suono avrebbe speso troppo tempo nell’entrare in sintonia con l’artista. Ecco perché la nostra, pur di ottimizzare il processo di produzione, è ricorsa ad un laptop e ad un registratore digitale pur di immortalare progressivamente le sue mosse. Una scelta che si è dimostrata felice, rivelando grandi momenti di continuità in un disco che sfiora l’idea stessa di opera concettuale.

La masterizzazione di queste favolose miniature è stata poi completata dall’esperto Nils Frahm (Erased Tapes), presso lo studio berlinese Durton. Negli ultimi anni Poppy è stata anche impegnata con la Hidden Orchestra (Tru Thoughts Records, Denovali Records), componendo ed esibendosi in numerose sonorizzazione per balletti teatrali e film d’avanguardia. Un disco che raccoglierà molti riscontri tra gli amanti della musica cameristica, del pop d’autore e di certo post-rock.



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