25/10/11

Stiv Cantarelli, la via italiana al roots americano


Accompagnato da membri di Richmond Fontaine – con tanto di cameo vocale del leader/scrittore Willy Vlautin - Stiv Cantarelli ci regala la sua personale visione alternative-country, aprendo le porte su un polveroso sentiero desertico.

Nel 1999 - come leader dei Satellite Inn – sigla il suo primo contratto con Mood Food Records. Il disco di debutto - Cold Morning Songs – ottiene immediatamente riscontri positivi un pò in tutti gli States, proprio per il suo personale approccio all’americana, foraggiato da un attitudine country-punk che certamente ne incrementa l’originale natura.

Oltreoceano si parla proprio di autenticità del suono, e aldilà delle origini mediterranee del nostro – Cantarelli è fiorentino – vengono stilati paragoni di tutto rispetto con gli interpreti più accreditati della tradizione, dai Son Volt ai Jayhawks, passando per gli Uncle Tupelo.

La sua è stata la prima band italiana ad esibirsi al CMJ di New York, ma dopo appena due tour negli Stai Uniti, l’etichetta dichiara bancarotta. E’ in quel momento che Stiv si dedica al progetto Gold Rust, un band di orientamento roots influenzata dal miglior pub rock dei primi '70. Il debutto omonimo è un successo non solo in Italia, ma anche nel resto del vecchio continente, con relativi e fortunati tour. Nel 2006 anche quest’esperienza si chiude, è il preludio all’avventura solista del nostro. Il suo debutto per El Cortez è stato concepito in due momenti nevralgici: durante il tour europeo con i vecchi amici Richmond Fontaine e al termine dei concerti che lo hanno visto aprire per l’ex-Husker Du Bob Mould.

L’attitudine di Stiv omaggia l’ultimo decennio di musiche tradizionali americane, rifacendosi anche ad un cantautore come Steve Earle, suo eroe adolescenziale al pari dei tardi Husker Du ed Uncle Tupelo, altri incontrastati miti. La band di Stiv - The Silent Strangers – girerà in Olanda, Germania ed Inghilterra in autunno, aprendo le date proprio di Richmond Fontaine.

Nessun commento: