28/06/11

Jim Ford: esce a fine luglio la ristampa del suo capolavoro "Harlan County"


Light In The Attic ci ha sempre abituati a grandi numeri – quando per numeri s’intende la qualità intrinseca del progetto artistico – e per non smentirsi ripubblica oggi una delle pietre d’angolo del movimento country-soul, accreditata a mister Jim Ford. Registrato presso i leggendari Wally Heider di Los Angeles, con l’intervento di musicisti stratosferici quali Dr. John, Jim Keltner (John Lennon), James Burton (Elvis Presley) e gli arrangiamenti orchestrali di Gene Page (The Righteous Brothers, Barry White, Marvin Gaye), il disco entra di diritto tra le migliori ristampe di questo anno solare. Accompagnato da un dettagliatissimo booklet di 32 pagine, con le note determinanti di Kurt Wolff (The Rough Guide to Country Music), "Harlan County" riproduce fedelmente l’artwork originale e gode di un puntuale lavoro in fase di remastering, grazie alla possibilità di accedere ai nastri originali. Country-man sui generis Ford, originario del Kentucky, s’imbarca verso la California con l’idea affatto remota di incidere un album di blue-eyed soul. Avesse solo avuto una congiunzione astrale favorevole il nostro avrebbe presto abbandonato lo satus di uomo-culto, magari toccando un logico riconoscimento di pubblico. Ma spetta ai cultori ed alle label lungimiranti fare il lavoro sporco. Ecco a voi la resurrezione di "Harlan County" pubblicato nell’anno dei grandi sommovimenti sociali, quel 1969 che avrebbe segnato a fuoco la storia contemporanea. Storia di carbonari, tant’è che fu la misconosciuta Sundown Records a licenziarlo, quando le classifiche popolari parlavano la lingua di Beatles, Led Zeppelin e Creedence Clearwater Revival. Nonostante abbia scritto canzoni per interpreti eccezionali - Bobby Womack (“Harry Hippie”), Aretha Franklin, P.J. Proby, Temptations e non ultimo un cameo in "There’s a Riot Goin’ On" di Sly & the Family Stone — Ford non ha mai ingranato nelle vesti di solista, tanto che agli albori degli ’80 decise di ritirarsi a vita privata, abbandonando il music business definitivamente. “Jimmy Ford è il più balordo uomo bianco sul pianeta,” questo diceva di lui Sly Stone, riascoltando il disco si hanno pochi dubbi in proposito. Tutti i fans di Charlie Rich, Tony Joe White, Lee Hazlewood e Bobby Charles sono chiamati a raccolta, non commettete lo stesso errore per due volte di seguito…

"Jimmy was a beautiful cat, one of the most creative people that I've ever met." - Bobby Womack

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