Ripartiamo da Nuggets e da quella strepitosa ripresa di Respect, pezzo portante del catalogo Stax inciso nel ’65 da Otis Redding e portato al successo planetario da Aretha Franklin nel 1967. Era l’anno 1972, i prodromi del punk in pratica, l’America underground urlava, l’r&b si fondeva spesso con il garage in ibridi estasianti. Si dice che i Vagrants abbiano ispirato i Ramones, probabile, tanto che il compianto Johnny Ramone concedeva un’intervista esclusiva proprio all’interno del booklet che accompagna questa preziosa ristampa. Artigianato d’alta fattura recante il marchio di Light In The Attic (vinile 180 grammi e cd con booklet exta-lusso). Quel gigante di Leslie West, prima di concedersi alle smanie proto-hard dei Mountain, imbracciava la chitarra in questa seminale formazione che arrivava dai bassifondi di Queens , New York. I Can’t Make A Friend raccoglie materiali compresi tra il 1965 ed il 1968, praticamente la collezione di singoli completa incisa per etichette quali Southern Sound, Vanguard ed Atco. Il quintetto era celebre per le sue esibizioni trascendentali, tanto da far venire il sangue cattivo a Bill Graham che se li portò in tour sulla costa occidentale. Groovy-garage, psichedelia ad alto voltaggio ed ovviamente punk ante-litteram. Sono 12 brani di quelli mozzafiato, con la preziosa produzione di Felix Pappalardi (il produttore dei Cream, per intenderci). Materiale che brucia oggi tanto e quanto lo faceva quarant’anni or sono. Il suono della rivoluzione nelle strade – tanto decantato da John Sinclair – era anche questo
16/11/10
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