23/11/10

Una bella ristampa per i Royal Trux

La linea da Parigi era disturbata, anche vero che Jennifer Herrema non era il massimo della lucidità. Fatto sta che un gruppo così anarcoide come i Royal Trux poco si avvicinava al tenore di pubblicazioni di casa Virgin. Che nell’anno solare 1995 era convinta di aver messo le mani sui nuovi Black Crowes. Ipotesi. Dopo aver licenziato un disco tra i più discussi degli ultimi vent’anni – alla voce Twin Infinitives - per la benemerita Drag City di Chicago (cui ritorneranno dopo la parentesi major) Herrema ed il compagno Neil Michael Hagerty decidono di fare le cose in grande, facendosi affiancare in studio da un produttore come David Briggs, personaggio spesso associato all’icona rock canadese Neil Young. Ne viene fuori un disco di ringraziamento, non sappiamo se ai nuovi datori di lavoro o a quelle belle e propulsive sostanze di cui mai hanno fatto segreto…Thank You è il disco dell’ingresso nell’Olimpo del rock, quello con la r maiuscola. Un disco vertiginoso nella sua ordinari età, un coacervo di sonorità southern-rock e rhythm & blues, di strada e polvere. Scampoli di Little Feat, Rolling Stones in esilio sulla strada principale, funghetti di casa Grateful Dead. E chissà quali altre leccornie. Con brani come Ray O Vac ed HaveYou Met Horror James? l’ album è un delizioso commento sonoro ad un ipotetico viaggio nell’autostrada della mente. La roba buona si riconosce subito.

Nessun commento: