Nel marzo del 1975, Jim Sullivan scomparve misteriosamente nei pressi di Santa Rosa, New Mexico. Il suo automezzo era abbandonato, la sua camera d’hotel assolutamente in ordine. Qualcuno sostiene si sia perso nel deserto, qualcuno – evidentemente in cattiva fede- pensa ad una faida locale con malavitosi del posto. Altri – verosimilmente – pensano al rapimento da parte degli alieni.
Per coincidenza – o forse no – il debutto di Jim del 1969 portava il titolo di U.F.O. Pubblicato per una minuscola etichetta (le cosiddette private press), il disco non fu mai regolarmente distribuito sugli scaffali dei dischi, fino a che la Light In The Attic di Seattle ha ben pensato di riportarlo alla luce, seguendo la sua rigorosa etica editoriale, che prevede un giusto compenso per i diretti interessati o le famiglie degli stessi. C’era anche la volontà di indagare sulla scomparsa di Jim. Evidentemente è stato più semplice ripubblicare il disco – tra mille cavilli burocratici – che riscattare l’anima del cantautore.
Avete presente quel tipo di aste fameliche che si tengono su eBay? U.F.O. è proprio quel tipo di disco, ne salta fuori una copia ed immediatamente viene battuta a prezzi da capogiro. Settimo figlio di una numerosa famiglia, Jim Sullivan vede i natali nella West Coast, muovendo spesso tra San Diego e Los Angeles. Sempre ai margini della notorietà, il nostro si accompagnava a stelle del firmamento cinematografico come Harry Dean Stanton e a musicisti come Jose Feliciano show. Arrivo per fino a strappare un cameo nella pellicola culto Easy Rider.
L’attore ed amico Al Dobbs pensò bene di investire sull’uomo e fondò addirittura un’etichetta - Monnie Records – per produrre l’esordio di Jim, chiamando in causa The Wrecking Crew, celebre gruppo di session men già al lavoro per Phil Spector. Don Randi, Earl Palmer e Jimmy Bond sono i musicisti ed arrangiatori del disco.
U.F.O. rimane un album incredibile, la prova di un folk-singer alle prese con un contesto mutevole. Ci sono sicuramente elementi lisergici nella musica e distinti arrangiamenti orchestrali che rimandano direttamente ad un’ altra eminenza grigia degli studi di registrazione: David Axelrod. U.F.O. è così un disco di musica pop d’avanguardia, flirtato attraverso gli umori di un’oscura Los Angeles.
The Jim Sullivan Story from Jennifer Maas on Vimeo.
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