La sensazione di miracolo si avverte lungo tutta la musica di C.W. Stoneking, sarà per il suo manifesto esotismo, sarà per la sua capacità di abbracciare il roots con fare estemporaneo, ma il suo blues della giungla è davvero un carnevale senza fine. Di quelli che non vanno unicamente in scena nella foresta, ma anche nelle periferie urbane - in qualche festa clandestina - o anche a bordo riva. Le influenze dell’uomo si raccolgono attorno al pre-war blues, al jazz, al calypso degli anni ‘20 ed ovviamente ad una serie di esperienze personali, che ne hanno contraddistinto la genesi artistica. Accompagnato dalla fida chitarra National Reso-Phonic, da un banjo tenore e dalla brass band puntualmente nota come Primitive Horn Orchestra, Stoneking muove tra un repertorio di solitari holler blues ed un approccio che sembra quasi rievocare l’epica della giungla.
King Hokum del 2005 lo aveva fatto conoscere progressivamente al grande pubblico, con undici canzoni che rinverdivano il blues anni ’30. Il suo stile sembra quasi baciato dalla tradizione orale, riportando alla luce storie secolari, che ben si sposano col suo fluido chitarristico e le sue innate doti di paroliere.
Con Jungle Blues il nostro aggiusta ulteriormente il tiro, ispirandosi liberamente ad un naufragio vissuto in prima persona sulla costa africana occidentale Al suo quinto album da studio il musicista australiano – con residenza a Melbourne – sarà felice di invadere l’emisfero occidentale con la sua musica, baldanzoso ibrido di primitivo blues, jazz d’antan ed investiture folkloriche. Sapete già chi invitare al prossimo party…
King Hokum del 2005 lo aveva fatto conoscere progressivamente al grande pubblico, con undici canzoni che rinverdivano il blues anni ’30. Il suo stile sembra quasi baciato dalla tradizione orale, riportando alla luce storie secolari, che ben si sposano col suo fluido chitarristico e le sue innate doti di paroliere.
Con Jungle Blues il nostro aggiusta ulteriormente il tiro, ispirandosi liberamente ad un naufragio vissuto in prima persona sulla costa africana occidentale Al suo quinto album da studio il musicista australiano – con residenza a Melbourne – sarà felice di invadere l’emisfero occidentale con la sua musica, baldanzoso ibrido di primitivo blues, jazz d’antan ed investiture folkloriche. Sapete già chi invitare al prossimo party…
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